Questo post forse l'avrei dovuto lasciare cosi' pero' perche' mi piace parlare anche di cibo una ricettina la devo proprio mettere. E poi non avevo deciso di parlarvi della mia vita... e' venuto tutto all'improvviso ed il carpaccio e' qui che scalpita per venire fuori....
Questo carpaccio di gamberi e' un piatto importante per me. E' legato alla mia esperienza come cuoca professionale. E visto che questo mi sembra un po' il post dei ricordi tutto sommato non ci sta male....
Quando decisi di lasciare il mio lavoro di segretaria, tranquillo quanto noioso mi iscrissi ad un corso professionale di cucina, di quelli pagati dall'amministrazione provinciale (Qui sono a Siviglia, tanto per situarci).
Contemporaneamente trovai lavoro in un ristorante di quelli seri e pure grande...
La mattina alle 8 ero nella scuola-cucina con tanto di uniforme a preparare gli ingredienti a fare la mise en place e a sopportare la gente incolta che mi circondava... eh si e qui lo devo dire....perche' questo corso che si teneva in uno dei + prestigiosi ristoranti appena fuori Siviglia che tanto si vantava della grande organizzazione che c'era dietro alla fine si e' rivelato un flop.
Rimanevo fino alle quattro poi tornavo a casa, mi buttavo stremata sul divano, preparavo la cena a mio marito e alle 7 fuori di nuovo a lavorare. E li venivano i dolori....L'ultima arrivata, straniera, pure italiana poi... e non vi dico l'invidia che suscitiamo nel campo gastronomico.... e nemmeno cuoca professionale...bensi' aiutante. Li facevo di tutto. Iniziai con gli antipasti e le insalate e fini' per passare alla carne... posto d'onore.... Quando non c'erano ancora i clienti, si preparava di tutto. C'erano delle pentole enormi, perche' in questo ristorante si tenevano anche banchetti e celebrazioni varie. Io ero sempre quella che doveva scendere giu nella camera frigorifera con qualcun altro, li si mettevano tutte le preparazioni. Si lasciavano le pentole enormi pieni di fondi di cottura, di base per le crocchette, di carni arrosto, di marmellate, verdure stufate...di tutto e si dovevano scendere due rampe di scale strettissime ed io ero sempre la fortunata che andava sempre giu' pero' non una sola volta... in continuazione. Poi ero pure quella che ogni sera andava a buttare la spazzatura sempre insieme ad un'altra persona....che cambiava regolarmente... ed io no ero sempre quella fissa. Nella cucina avevamo due o tre bidoni di quelli neri che dovevamo scendere giu' per le scale. Li nella stanza spesso c'erano altri bidoni lasciati li dai camerieri. Aprivamo una porta che dava all'esterno e dovevamo far salire questi bidoni in alto perche' c'era un dislivello di circa mezzo metro. Fuori dovevamo caricarli nei carrelli quelli della spesa al supermercato e poi spingerli fino al secchio della spazzatura che era per strada. Li di nuovo bisognava tirare su i bidoni, che spesso si incastravano, con una mano reggevamo il coperchio del contenitore della spazzatura e con l'altra tiravamo fuori il bidone appoggiarlo e svuotarlo. Dovevo tirare fuori una forza sovraumana...
Poi mi toccava pure pulire tutte le superfici, spazzare e spesso pure lavare il pavimento. Queste cose di solito si fanno a turno tra tutti i cuochi. Chi spazza e chi lava...pero' c'era lo chef che spesso me lo faceva fare tutto a me....mentre loro perdevano tempo e scherzavano. Poi questo posto era di un maschilismo e di un volgare... che non vi potete immaginare. Lo chef e qualche cameriere mettevano mano alle ragazze, cameriere o cuoche o aiutanti cuoche. Loro ridevano ed io facevo finta di niente. Nemmeno a scuola non volevo far parte di questi stupidi gruppetti figuriamoci a 30 anni, sposata e poi chi e' sta gente...voglio dire come si permettono di venirti vicino... Lo chef a volte veniva dietro all'improvviso e mi toccava il collo o la vita ed io gli lanciavo un'occhiata assassina... forse era per quello che mi faceva fare tutto a me. Quando ci cambiavamo stavamo tutti insieme uomini e donne...che schifezza.... ma perche' mi chiedevo, dovevo vedere le cosce di certe personaggi voglio dire... Mi mettevo dietro un angoletto insieme a Katy, una ragazza russa e li ci cambiavamo...meno male...
Erano passati 4 giorni da quando ero rientrata dopo aver avuto un problema fortissimo alla schiena che mi aveva completamente paralizzata...ero stata da un chiropratico che mi avevo rimesso in piedi....veramente credo di non aver sofferto mai cosi in vita mia.... Il mio chef gia' mi aveva mandato a buttare la spazzatura con gli altri...nessuno si era preoccupato per la mia schiena... avevo gia' pulito le superfici ed avevo spazzato a terra, adesso mi diceva pure di lavare il pavimento ed io visto che lui fino a quel momento si era preso tanta confidenza... apertamente gli chiedo perche dovessi anche lavare dopo tutto quella sera avevo fatto tutto io. Ando' in fumo, io dovevo fare tutto quello che mi diceva senno' sapevo gia' dove andare e cosi' inizio' una lite. Vi risparmio tutti i dettagli.... andai dal manager e gli dissi che me ne andavo che non potevo lavorare in un ambiente di quel genere. Vi risparmio anche tutti i dettagli del io caro chef, degli apprezzamenti stupidi, degli atteggiamenti cretini e puerili, come quando per dirmi cosa dovevo fare si rivolgeva ad uno dei cuochi senza guardarmi in faccia quando mi teneva esattamente difronte a lui. Come gli dava fastidio quando mi permettevo di dargli un suggerimento, come di mettere l'olio nelle formine che utilizzava per dar forma la riso di accompagnamento...
Me ne andai, apri la porta, entrai negli "spogliatoi" mi cambiai ed usci nel freddo della notte....era gennaio ed ero felicissima!! Avevo imparato, avevo sofferto, avevo messo a prova anche la mia forza fisica....mi potevo spezzare ma non mi sarei mai piegata alla maleducazione, all'abuso di potere.
Il carpaccio l'ho imparato li e poi me lo sono portato dietro nel ristorante successivo dove ho lavorato... quell'altro pero' ve lo racconto un'altro giornooo.
Carpaccio di gamberiIngredienti:
gamberi crudi
olio
prezzemolo
peperoncino
Preparare il carpaccio e' molto semplice. Una volta sgusciati i gamberi dovete metterli su un un film, una pellicola trasparente....mi sono dimenticata di fare le foto per mostrarvi meglio....
Mettete su un piano di lavoro tipo una tavola per affettare del film trasparente, adagiarvi tre gamberi distanziati tra loro vari centimetri, coprire con un altro strato di film trasparente e con uno schiaccia carne, schiacciare i gamberi uno ad uno. Il batticarne deve essere di quelli piatti, non dentellato altrimenti fate un pure'..... Quando li schiacciate dovete dare un colpo secco e deciso e tirare un po' verso di voi perche' li dovreste appiattire ed espandere. Questo pacchettino va messo poi nel congelatore. Al momento di servire si apre il pacchetto come se fosse una adesivo, come se aprissimo delle figurine adesive. Si prendono delicatamnte le "tortine" di gamebri ancora congelate e si dispongono nei piatti. Intanto si fa dorare dell'aglio con del peperoncino, e si condiscono con l'olio bollente e un po' di prezzemolo tritato, sal maldon e pepe. I gamberi si saranno scongelati a temperatura ambiente e l'olio caldo contribuisce a sciogliere il ghiaccio sottile.
English please - Prawns Carpaccio