Tuesday, February 20, 2007

¡Hoy pescaito frito! - Boquerones en adobo

Enzina, Enzina cara! che onore mi fai con le tue parole ;)Proprio ieri ho scoperto il tuo pancione. Henorabuena!! Che bella notizia!!!Questi topini sembrano dei peccati, troppo sfiziosi e per chi come me non arriva amettere le mani sulla salvia non ti dico che tortura vederli cosi' belli croccanti e sicuro profumati e saporitissimi.Un bacio e un abbraccio grandi
Eh sí, uno dei bellissimi ricordi di Siviglia e' proprio il pescaito frito che mangiavamo nei bar de tapas, innaffiato con della manzanilla o meglio con il rebujito nella Feria de Abril, una parte di manzanilla e tre di Sprite, buonissimo e da subito alla testa, essenziale per poi scatenarsi nel ballo tipico della feria: la sevillana.
Qui in Spagna, sembra che il pescaito frito sia davvero speciale in Andalusia dove sono capaci di renderlo specialmente croccante. Il segreto sta chiaramente nella farina e nell'adobo.
Quando non e' semplicemente passato in farina e fritto il pesce viene messo in adobo. L'adobo ha delle chiare origini arabe e si usava per "rinfrescare" il pesce che stava andando a male. Oggigiorno e' semplicemente una maniera di cucinarlo e renderlo sublime. A Siviglia c'e un piccolissimo bar, Blanco Cerillo dal pavimento tutto sporco, che e' una delle caratteristiche dei bar de tapas, pieni di palillos (stuzzicadenti), salviettine, cicche di sigaretta, ossi di olive etc, tutto un folklore a cui mi sono dovuta abituare con il tempo....; dove si servono questi boquerones en adobo in tapas, raciones, con bocadillo (panino), con mayonesa, con queso (formaggio) y mayonesa, certo che la fa da principe! Questo bar e' una sosta obbligata quando si va a fare shopping nel centro e tra uno spingi, spingi finalmente arriva il momento di gridare:" Do' tapa de boquerone en adobo!!" Le esse non me le sono dimenticate e' solo che in andaluz se le mangiano....


Adobo:
aglio - uno spicchio
origano - mezzo cucchiaino
prezzemolo- due o tre ramoscelli
comino- la punta di un cuccaino
pimentón dulce e picante - paprika- un cucchiaino
vino bianco - 1/2 dl
aceto di vino bianco - 1 dl
olio d'oliva extra vergine - 1dl
sale grossa -

Alici, diliscate, pulite e passate sotto l'acqua.
In un mortaio schiacciare l'aglio con le spezie ed il sale. In un recipiente versare un l'olio extra vergine d'oliva, un il vino bianco, l'aceto e la poltiglia d'aglio e spezie. Aggiungere le alici e lasciare a marinare per due tre ore o meglio, tutta la notte.
Sgocciolare le alici e passarle nella farina e friggerle in olio d'oliva.

Monday, February 05, 2007

Frittelle di zucca per Carnevale


Queste sfizioze frittelle sono di origine ebraica sefradita. La cucina kosher (pronunciato kasher) fonda le sue radici nella lettura letterale della Bibbia, quindi niente porco, niente animali con l'unghia fessa, niente crostacei,molluschi e frutti di mare, sono permessi solo quelli con le squame e spine niente carne mescolata con il latte o formaggio, niente burro, la carne viene macellata seguendo certi criteri stabiliti. Non ci sono restrizioni su dolci, pesce e verdure.
Ingredienti:
500 gr di zucca gialla
100 gr di zucchero
200 gr di farina
100 gr di uvetta sultanina
1 bustina di lievito chimico
1 bustina di vanillina
scorza grattuggiata di un'arancia e di un limone
1 cucchiaio di zenzero in polvere
Sale
Tagliare la zucca a pezzetti e metterla in una pentola con 4 cucchiai d'acqua e la scorza del limone a pezzetti. Cuocere fino a quando schiacciandola con una forchetta, si riduce a crema.
Aggiungere lo zucchero ed il sale e lasciare raffreddare. Unire la farina, l'uvetta la scorza grattuggiata dell'arancia, la vanillina, lo zenzero ed il lievito. Mescolare bene. Riscaldare dell'olio e buttare l'impasto a cucchiate nell'olio bollente. Si possono passare in zucchero semolato quando sono ancora calde altrimenti se si preferisce lo zucchero a velo passarle quando si raffreddano.