Sunday, December 24, 2006

Il Dolce di Natale piu' buono che ci sia


si prepara in famiglia, in pace e cosí sia,
si prende una misura ben colma di pazienza,
di gentilezza un pugno, molta condiscenza,
si aggiungono all'insieme comprensione e buoncuore,
si unisce un grosso pizzico di dolcissimo amore,
astuzia, tenerezza non possono mancare,
danno un tocco squisito, molto particolare,
e infine l'allegria in grande quantità,
si cuoce lentamente,
una vera bontá!
Buon Natale di tutto cuore!

Sunday, December 10, 2006

Sfoglia d'uva e pere














Le cose semplici sono quelle che piu' danno soddisfazioni!
Con un grappolo d'uva che chiedeva di essere sacrificato e due pere che quasi hanno messo le gambe per dirigersi da sole all'immondizia, ho "creato" questa delizia. Ogni morso ti riempie di soddisfazione :) Ideale per la colazione

Ingredienti
un rotolo di pasta sfoglia
un grappolo d'uva
2 pere
cioccolato fondente
cointreau
uva sultanina

In una padella mettere gli acini d'uva con due cucchiai circadi zucchero , aggiungere un pochino d'acqua come due cucchiai e lasciar cuocere rimestando di tanto in tanto. Quando l'uva si e' ammorbidita aggiungere le pere sbucciate e tagliate a tocchetti, aggiungere il liquore e l'uva sultanina; far cuocere fino a che raggiunga una consistenza cremosa, le pere si disferanno un pochino.
Disporre il tutto sulla pasta sfoglia, aggiungere il cioccolato fondente in scaglie e infornare a 200 ºC per 10 minuti circa.

Friday, December 08, 2006

Sformato di pere e cioccolato


Giornata piovigginosa qui a Girona di quelle per restarsene chiusi in casa davanti ad una tazza fumante e una bella fetta di questo riconfortante sformato cioccolatoso, con grande effetto scenico, le pere sono intere!

Ingredienti:
4 pere
200 gr di zucchero
800 ml d'acqua

100 gr di burro
120 gr di zucchero
5 uova
75 gr di farina
1 bustina di lievito
175 gr di cioccolato
liquore all'arancia

Sbucciare le pere avendo cura di far rimanere il picciolo intatto. Metterle in una pentola capiente, in piedi, semmai pareggiando un poco la base con un coltello, aggiungere l'acqua e lo zucchero e farle cuocere per una quindicina di minuti. Scolarle su di un canovaccio o carta assorbente.
Sbattere il burro, ammorbidito a temperatura ambiente, con lo zucchero fino a quando diventa cremoso. Aggiungere il cioccolato fuso e i tuorli d'uova. Setacciare la farina con il lievito ed aggiungerla alla crema. Questo e' il momento di aggiungere il liquore. Montare gli albumi a neve ben ferma ed aggiungerli poco a poco con un movimento dal basso verso l'alto avendo cura di non smontarli. Disporre le pere in piedi nel stampo (dai bordi alti), imburrato ed infarinato. Infornare per 1 ora circa a 180 ºC.

Monday, December 04, 2006

Pulpo a la gallega



Uno dei piatti della cucina spagnola che semplicemente adoro!!
La Galicia e’ una regione a nord-ovest della Spagna a confine con il Portogallo che ne ha influezato la lingua, il galiego, che rappresenta una delle 4 lingue parlate in Spagna, tra cui il Catalano, Catala' con cui sono alle prese proprio in questo periodo.....il basco o Euskera, ed il Castillano o semplicemente lo spagnolo che tutti siamo abituati ad ascoltare. E' da sottolineare, inoltre, che la Galicia ha anche forte cultura celtica.
Il secondo mercato del pesce piu’ importante al mondo e’ a Madrid, (anche se non c’e’ il mare), e gran parte del suo pesce viene proprio dalla Galicia, specialmente per quanto riguarda i frutti di mare. Famosissimi sono i percebe, dalla vista disgustosa pero’ sembra, ( io non li ho provati), gustosissimi e carissimi per la pericolosita’ con cui vengono pescati, si trovovano su scogli affilati in balia delle onde dell’Oceano Atlantico, le navajas, sono come dei piccoli coltelli a serramanico, vieiras o conghiglie di San Giacomo, la cui conchiglia e’ il simbolo del famoso camino de Santiago de Compostela, e la lista seguirebbe per un bel po'.
Tradizionalmente il polipo andrebbe mazzoliato a lungo per romperne le fibre e renderlo cosi’ piu’ morbido, pero’ un’alternativa validissima ed in uso oggigiorno e’ di congelarlo per 3-4 giorni prima di utilizarlo. Dopodiche’ si scongela e si immerge per 3 volte in acqua bollente, come si dice qui per asustarlo (spaventarlo)- dove avremmo messo alcuni chiodi di garofano e alcune foglie di alloro. Il polipo si arriccera’ e cio’ gli permettera' di non spellarsi. Alla terza immersione si lascia in acqua a cuocere per 1-1.30 h circa. Una volta pronto si lascia nella pentola a raffreddare e si taglia con una forbice. Si accompagna di solito con patate bollite, a parte o direttamente con il polipo, assumeranno un colore un po' violaceo senza alterarne il sapore, pero'. Solitamente si serve su di un tipico piatto di legno e si condisce semplicemente con olio, sale e - pimentón dulce e picante.( páprika dolce e piccante)
Buonissimo, tenerissimo, ve lo assicuro.
¡Que aprovecheis!