Wednesday, April 30, 2008

Cielo e mare, m'illumino d'immenso






























Sabato e domenica siamo stati al mare. Avevamo voglia di dedicare un po' di tempo a noi stessi, di rilassarci e goderci il bel sole. Adesso le spiaggie sono ancora poco frequentate ed e' quando amo andare al mare. Adoro il silenzio, il rumore del vento, delle onde e qualche vocetta allegra di qualche bimbo in lontananza. Cosi' come odio il vociare disordinato della gente, le urla, gli odori pungenti e mescolati delle creme solari. Putroppo la gente confonde il proprio egoismo con la propria liberta'. Con il tempo assomiglio sempre di piu' a mio padre schivo dei luoghi affollati, delle masse.







Quando ero bambina andavamo poco al mare. Mio padre odiava stare insieme alla gente cosi' come non gli piaceva prendere la macchina la domenica e mettersi nel traffico.

Si partiva tutti all'alba per evitare il traffico e in macchina gia' iniziava la sua cantilena....che a lui il mare non piaceva , che lui la domenica si doveva riposare e che si doveva mettere nel traffico per colpa nostra.... Credo di essere stata bloccata nel traffico con mio padre solo una volta.... ma per lui gia 5 macchine in fila erano un problema.... Poi a volte prendeva delle vie secondarie, le vie antiche che portavano al mare cosi per non incontrare il traffico... A volte aveva pure ragione.... la maggior parte delle volte non era necessario perche' alle 8 era poca la gente in giro.

Poi andavamo alla pineta... dove non c'era mai nessuno...dove era pieno di buche e per arrivare alla spiaggia dovevamo passare davanti ad un campeggio. Prendevamo una stradina tutta di sabbia e ci inoltravamo nel bosco di pini. L'odore degli alberi mescolato con la salsedine era inebriante. All'epoca non c'era l'aria condizionata e scendevamo dalla macchina completamente in un bagno di sudore... Poi mio padre rimaneva a fare la guardia alla macchina diceva e si metteva con una stuoia sotto gli alberi e si addormantava li. Non scendeva quasi mai in spiaggia e quando lo faceva si metteva sempre all'inizio sulla montagnetta di sabbia dove si schiatta di caldo e non tira mai il vento. Senza crema solare si arrostiva al sole. Poi arrivava l'ora di mangiare e tornavamo con baracca e burattini sotto la pineta. Li mia madre apriva il tavolo con le sedie, che era una specie di valigetta bianca con dentro le sedie di metallo sempre bianche e con lo schienale a strisce arancioni, marroni e verdine. Metteva la tovaglietta e apparecchiava come se stessimo in casa. Poi cacciava dal "frigorifero" le melanzane alla parmigiana, la pasta al sugo e la carne. A volte faceva anche la lasagna se non erro. A volte preparava l'insalata di riso che mio padre odiava.... Era davvero molto bello stare li, sotto gli alberi altissimi...ogni tanto cadeva pure una pigna in lontanza. Indossavo sempre una maglietta perche' la temperatura sotto gli alberi scendeva moltissimo, era molto fresco e rilassante. Tra gli alberi si avvistavano tanti "campeggiatori di un giorno" alcuni accendevano anche dei fuochi e preparavano la carne arrosto sicche' c'era sempre mio padre che diceva che dovevamo farlo anche noi, portare la carne cruda e cuocerla li direttamente,...alche' mia madre prontamente gli chiedeva chi l'avrebbe cotta o meglio chi si sarebbe preoccupato di accendere il fuoco...lei di certo non lo avrebbe fatto, sapeva come andava a finire... Poi dopo mangiato ci si addormentava li... io pero' dopo pochi minuti mi annoiavo e quindi me ne andavo in spiaggia... Mia madre spesso mi seguiva per non lasciarmi sola in spiaggia...adesso capisco il perche'...allora ero troppo piccola e certe cose non arrivavo proprio a capirle. Si buttava sul asciugamano e si addormentava sotto l'ombrellone.

Era divertente vedere come erano diversi. Mia madre amava il mare, le dava molta energia e sempre lo diceva. Le piaceva camminare sul bagnoasciuga, si metteva con l'acqua fino alle ginocchia e camminava per fare ginnastica come diceva lei. Saltava e si buttava nell'acqua. Poi tornava in spiaggia e si metteva al sole dove si addormentava. Mio padre invece se ne stava sempre solitario... a volte veniva sotto l'ombrellone per bere e poi se ne andava. A un certo punto quando gia si era tutto bello arrostito al sole si tuffava in mare. Lui sapeva nuotare, io e mia madre no, mia sorella si arrangiava...

Mi raccontava che lui aveva imparato da solo da ragazzo... un giorno si tiro' nel fiume da un ponte e cosi' per non annegare vinse la paura e comincio' a nuotare... Diciamo che come istruttore di nuoto non era il massimo. Io ho imparato a nuotare 5-6 anni fa a Siviglia. Dopo anni di fobia. Una volta stavamo al mare, non alla pineta.... Mio padre come sempre aveva fatto storie per accompagnarci e se ne era rimasto in macchina sulla strada che era proprio difronte la spiaggia. Io ero in acqua con mia madre ed improvvisamente e' venuta l'alta marea e l'acqua ci succhio' dentro. Vidi mia madre andare giu', completamente inghiottita dallacqua. Iniziai a strillare ma non riusci' a produrre nessun suono. Ero completamente paralizzata. Tutto passo' cosi' velocemente, credo nel giro di 5 secondi. Tocco' anche a me. L'acqua mi copri' completamente e mi ritrovai con un metro d'acqua sulla testa. Lottai con tutte le mie forze. Nuotai, nuotai ma non arrivavo mai in superficie, non ce la facevo piu'... ero stremata.... Vicino a me c'era un' altra sventurata... cercava anche lei di ritornare in superficie, ma la corrente ci tirava giu' a tutte e due cosi' lei si appoggio' sulla mia spalla e si spinse in superficie spingendomi ancora piu' sotto e con i piedi toccai il fondo. Apri' la bocca e respirai con il naso. Iniziai a bere e l'acqua mi penetro' con forza e dolore nelle narici.

Pensai a miei, pensai che avrebbero sofferto per la mia morte, pensai a mia madre che era in pericolo, volevo che lei vivesse...non mi importava di morire ed in quel momento vidi tutta la mia vita passarmi davanti gli occhi. Come in un film. Fu bellissimo. Rividi e ascolatai le voci dei miei genitori, rividi mia sorella che scherzava con me, rividi mio padre e mia madre che mi parlavano, gli anni scorrevano veloci sulla retina e nella mie orecchie.

Improvvisamente mi senti tirare dai capelli, le immagini, quelle bellissime immagini cosi' calde scomparvero, feci un grandissimo respiro cosi' profondo che mi sembro' di rinascere, l'aria, la vita entrarono fortemente nel mio corpo, nel mio cervello, mi ricordai dov'ero e che ci facevo li' ed il primissimo pensiero corse su mia madre. Apri' bocca e urlai dov'e' mia madre, dov'e' mia madre. Mi girai e vidi che la stavano tirando su una barchetta...adesso si era tutto finito e sarei morta pure felice... Mi tirarono su una tavola da surf e mi portarono a riva. Mi presero per le gambe e per la schiena. Svenni e scivolai dalle mani di uno dei miei soccoritori. Sbattei fortemente la schiena a terra. Ero stordita... Mi fecero la respirazione artificiale e dopo riconobbi mia madre che si fiondava su di me e mi chiamava....

Mentre mi portavano all'ospedale mia padre dava la colpa a mia madre che era voluta andare al mare.... non ci andammo per parecchio tempo...credo che quella fu l'ultima volta che andai al mare con mio padre.

A casa anche l'acqua nella vasca da bagno mi dava impressione.

Qualche anno dopo feci un corso di nuoto...pero' non imparai a vincere la paura e non imparai a nuotare. Poi ai 27 anni ne feci un altro...un corso privato, l'istruttore per farmi vincere la paura mi faceva fare tante immersioni... rimanevamo li sotto per un po' e mi sorrideva....Era molto dolce e gentile.... Nemmeno con lui imparai.

Poi conobbi Mark che mi convinse a provarci ancora...sapeva che adoravo il mare e l'acqua e mi diceva che era solo una questione di tempo, che avrei imparato perche' mi piaceva stare nell'acqua e perche' lo desidervo tanto. In piscina incontrai anche la mia istruttrice che mi aiuto' moltissimo ed imparai, imparai, imparai!!!

Questa e' stata la mia piu' grande conquista! Piu' dell'essere andata a Dublino, senza conoscere la lingua, senza casa e senza saper dover andare.....piu' di essere stata a Londra a lavorare...piu' di dover mandare avanti un ristorante senza averne l'esperienza, piu' di qualsiasi altra cosa che ho fatto e che mi ha dato grande soddisfazione.

Ho ancora paura dell'acqua, ne avro' sempre, pero' posso stare nell'acqua e divertirmi muovermi, nuotare, girarmi e rigirarmi come una fochetta. Il rumore sott'acqua ancora mi spaventa... a volte quando nuoto mi piacerebbe smettere di respirare, lo faccio, pero' poi devo uscire con la testa di nuovo. Li sotto ci starei un bel po' pero' quando mi rendo conto dei miei progressi la paura mi assale ed il cuore impazzisce.












Questo post forse l'avrei dovuto lasciare cosi' pero' perche' mi piace parlare anche di cibo una ricettina la devo proprio mettere. E poi non avevo deciso di parlarvi della mia vita... e' venuto tutto all'improvviso ed il carpaccio e' qui che scalpita per venire fuori....


Questo carpaccio di gamberi e' un piatto importante per me. E' legato alla mia esperienza come cuoca professionale. E visto che questo mi sembra un po' il post dei ricordi tutto sommato non ci sta male....


Quando decisi di lasciare il mio lavoro di segretaria, tranquillo quanto noioso mi iscrissi ad un corso professionale di cucina, di quelli pagati dall'amministrazione provinciale (Qui sono a Siviglia, tanto per situarci).


Contemporaneamente trovai lavoro in un ristorante di quelli seri e pure grande...


La mattina alle 8 ero nella scuola-cucina con tanto di uniforme a preparare gli ingredienti a fare la mise en place e a sopportare la gente incolta che mi circondava... eh si e qui lo devo dire....perche' questo corso che si teneva in uno dei + prestigiosi ristoranti appena fuori Siviglia che tanto si vantava della grande organizzazione che c'era dietro alla fine si e' rivelato un flop.


Rimanevo fino alle quattro poi tornavo a casa, mi buttavo stremata sul divano, preparavo la cena a mio marito e alle 7 fuori di nuovo a lavorare. E li venivano i dolori....L'ultima arrivata, straniera, pure italiana poi... e non vi dico l'invidia che suscitiamo nel campo gastronomico.... e nemmeno cuoca professionale...bensi' aiutante. Li facevo di tutto. Iniziai con gli antipasti e le insalate e fini' per passare alla carne... posto d'onore.... Quando non c'erano ancora i clienti, si preparava di tutto. C'erano delle pentole enormi, perche' in questo ristorante si tenevano anche banchetti e celebrazioni varie. Io ero sempre quella che doveva scendere giu nella camera frigorifera con qualcun altro, li si mettevano tutte le preparazioni. Si lasciavano le pentole enormi pieni di fondi di cottura, di base per le crocchette, di carni arrosto, di marmellate, verdure stufate...di tutto e si dovevano scendere due rampe di scale strettissime ed io ero sempre la fortunata che andava sempre giu' pero' non una sola volta... in continuazione. Poi ero pure quella che ogni sera andava a buttare la spazzatura sempre insieme ad un'altra persona....che cambiava regolarmente... ed io no ero sempre quella fissa. Nella cucina avevamo due o tre bidoni di quelli neri che dovevamo scendere giu' per le scale. Li nella stanza spesso c'erano altri bidoni lasciati li dai camerieri. Aprivamo una porta che dava all'esterno e dovevamo far salire questi bidoni in alto perche' c'era un dislivello di circa mezzo metro. Fuori dovevamo caricarli nei carrelli quelli della spesa al supermercato e poi spingerli fino al secchio della spazzatura che era per strada. Li di nuovo bisognava tirare su i bidoni, che spesso si incastravano, con una mano reggevamo il coperchio del contenitore della spazzatura e con l'altra tiravamo fuori il bidone appoggiarlo e svuotarlo. Dovevo tirare fuori una forza sovraumana...


Poi mi toccava pure pulire tutte le superfici, spazzare e spesso pure lavare il pavimento. Queste cose di solito si fanno a turno tra tutti i cuochi. Chi spazza e chi lava...pero' c'era lo chef che spesso me lo faceva fare tutto a me....mentre loro perdevano tempo e scherzavano. Poi questo posto era di un maschilismo e di un volgare... che non vi potete immaginare. Lo chef e qualche cameriere mettevano mano alle ragazze, cameriere o cuoche o aiutanti cuoche. Loro ridevano ed io facevo finta di niente. Nemmeno a scuola non volevo far parte di questi stupidi gruppetti figuriamoci a 30 anni, sposata e poi chi e' sta gente...voglio dire come si permettono di venirti vicino... Lo chef a volte veniva dietro all'improvviso e mi toccava il collo o la vita ed io gli lanciavo un'occhiata assassina... forse era per quello che mi faceva fare tutto a me. Quando ci cambiavamo stavamo tutti insieme uomini e donne...che schifezza.... ma perche' mi chiedevo, dovevo vedere le cosce di certe personaggi voglio dire... Mi mettevo dietro un angoletto insieme a Katy, una ragazza russa e li ci cambiavamo...meno male...


Erano passati 4 giorni da quando ero rientrata dopo aver avuto un problema fortissimo alla schiena che mi aveva completamente paralizzata...ero stata da un chiropratico che mi avevo rimesso in piedi....veramente credo di non aver sofferto mai cosi in vita mia.... Il mio chef gia' mi aveva mandato a buttare la spazzatura con gli altri...nessuno si era preoccupato per la mia schiena... avevo gia' pulito le superfici ed avevo spazzato a terra, adesso mi diceva pure di lavare il pavimento ed io visto che lui fino a quel momento si era preso tanta confidenza... apertamente gli chiedo perche dovessi anche lavare dopo tutto quella sera avevo fatto tutto io. Ando' in fumo, io dovevo fare tutto quello che mi diceva senno' sapevo gia' dove andare e cosi' inizio' una lite. Vi risparmio tutti i dettagli.... andai dal manager e gli dissi che me ne andavo che non potevo lavorare in un ambiente di quel genere. Vi risparmio anche tutti i dettagli del io caro chef, degli apprezzamenti stupidi, degli atteggiamenti cretini e puerili, come quando per dirmi cosa dovevo fare si rivolgeva ad uno dei cuochi senza guardarmi in faccia quando mi teneva esattamente difronte a lui. Come gli dava fastidio quando mi permettevo di dargli un suggerimento, come di mettere l'olio nelle formine che utilizzava per dar forma la riso di accompagnamento...


Me ne andai, apri la porta, entrai negli "spogliatoi" mi cambiai ed usci nel freddo della notte....era gennaio ed ero felicissima!! Avevo imparato, avevo sofferto, avevo messo a prova anche la mia forza fisica....mi potevo spezzare ma non mi sarei mai piegata alla maleducazione, all'abuso di potere.


Il carpaccio l'ho imparato li e poi me lo sono portato dietro nel ristorante successivo dove ho lavorato... quell'altro pero' ve lo racconto un'altro giornooo.

Carpaccio di gamberi




Ingredienti:


gamberi crudi


olio


prezzemolo


peperoncino



Preparare il carpaccio e' molto semplice. Una volta sgusciati i gamberi dovete metterli su un un film, una pellicola trasparente....mi sono dimenticata di fare le foto per mostrarvi meglio....


Mettete su un piano di lavoro tipo una tavola per affettare del film trasparente, adagiarvi tre gamberi distanziati tra loro vari centimetri, coprire con un altro strato di film trasparente e con uno schiaccia carne, schiacciare i gamberi uno ad uno. Il batticarne deve essere di quelli piatti, non dentellato altrimenti fate un pure'..... Quando li schiacciate dovete dare un colpo secco e deciso e tirare un po' verso di voi perche' li dovreste appiattire ed espandere. Questo pacchettino va messo poi nel congelatore. Al momento di servire si apre il pacchetto come se fosse una adesivo, come se aprissimo delle figurine adesive. Si prendono delicatamnte le "tortine" di gamebri ancora congelate e si dispongono nei piatti. Intanto si fa dorare dell'aglio con del peperoncino, e si condiscono con l'olio bollente e un po' di prezzemolo tritato, sal maldon e pepe. I gamberi si saranno scongelati a temperatura ambiente e l'olio caldo contribuisce a sciogliere il ghiaccio sottile.



English please - Prawns Carpaccio



Thursday, April 24, 2008

L'Australia










Come gia' vi avevo accennato qui, circa due anni fa...mamma mia come passa il tempo, lasciammo Siviglia per andare a vivere al Nord, vicino Barcellona.....


Lasciammo il nostro appartamento di Triana, come dire il Trastevere di Siviglia, impacchettando tutte i nostri averi, mobili, vestiti e quant'altro e li lasciammo in un magazzino per due mesi. Ce ne andavamo, per sempre, e prima di iniziare la nostra nuova avventura in quel di Girona, avevamo deciso di passare l'estate in Italia ed anche qualche settimana in Australia. Caricammo la macchina con un po' di tutto, dovevamo stare un mese in Italia in estate, un mese in Australia dove era inverno e poi ritornare in Spagna, cercare una nuova casa, trovare lavoro etc...senza aver precedentemente organizzato nulla.



Attraversammo tutta la Spagna con sosta in Castilla - La Mancha, a Consuegra per vedere i famosi mulini a vento di Don Chisciotte- Don Quijote... Facemmo un'altra sosta a Tarragona e poi passando la frontiera italiana ci fermammo un paio di giorni nelle Cinqueterre. Dopo un mese circa in Italia, tra giorni passati in spiaggia, giornate a Roma e a Napoli, volammo a Londra e da li facendo scalo a Dubai arrivammo a Perth - Wa - West Australia. Li vive il padre di mio marito. Mio suocero. Che io ancora non conoscevo. Dopo 4 anni con M. ancora non avevo avuto la possibilita' e l'occasione di conoscere mio suocero.





Mio suocere faceva il compleanno quella sera e gli organizammo una festa a sorpresa. E fu davvero una bella sorpresa...dover ospitare 5 persone per 4 settimane... infatti oltre a noi due c'erano anche mia cognata con il compagno e la nonna Violet.






L'Australia e' davvero grande! Noi in quattro settimane ci siamo spostati un po' a nord e un po' a sud dell'Australia Ovest - WA pero' certo a confronto con la grandezza del territorio puo' sembrare poco.




Vi ricordate Licia Colo' quando, tanti anni fa, faceva un programma di viaggi dove lei giovanissima si recava in posti bellissimi. Mi ricordo una volta che ando' a Monkey Mia a vedere i delfini che si avvicinavano fino a riva per essere alimentati.... Non l'ho mai dimenticato quel post e caso volle che dopo tanti anni anche io per puro caso ho avuto la possibilia' di visitarlo. Per arrivare a Monkey Mia ci abbiamo messo due giorni di strada interminabile, senza un'anima viva in giro. Qualche volta incontravamo qualche canguro o emu morti...beh abbiamo avvistato anche qualcuno vivo eh... Chilometri e chilometri di terra rossa, ogni tanto passava qualche tir di quelli lunghissimi, interminabili.






Monkey Mia e' come una riserva...c'e' un hotel, tipo residence, molto modesto, con un ristorante ed un bar che rispettanoil luogo naturale e selvaggio. Poi sulla spiaggia ci sono molte attivita' tra cui il Dolphin Watching, si possono' affittare le canoe, ed un tipo di barchetta dal fondo trasparente per avvistare, se si e' fortunati gli abitanti del fondo marino.


Avevo tralasciato queste foto. Di scatti ne abbiamo fatti tantissimi...e ' un po' difficile sceglierne solo alcuni... Comunque i delfini li abbiamo visti. Come abbiamo visto i canguri, pappagalli di tutti i tipi e colori, il kookabara dal canto molto particolare io credevo che ci fosse dietro una scimmietta urlatrice invece e' proprio il canto di questo particolarissimo uccello, che abbiamo avuto la fortuna di vedere e fotografare. Mio suocero in 7 anni non l'aveva mai visto!
Tornando ai delfini.... si deve stare alle 7 di mattina mi sembra o alle 8, sulla spiaggia. Li ci sono due o tre responsabili con tanto di secchi con i pesci da dare ai delfini. Piano piano in lontananza si cominciano a vedere e si avvicinano emettendo il loro tipico suono e dando piccoli spruzzi d'acqua. E' un'esperienza incredibile davvero perche' si avvicinano proprio a riva e ti guardano, a me danno l'impressione di essere dei bimbi. Hanno degli occhi cosi' "umani" non saprei descrivere a parole le sensazione che mi trasmettono questi animali! Comunque non te li lasciano toccare per non trasmettere infezioni alla loro pelle che 'e molto delicata. Poi a caso scelgono alcune persone alle quali danno la possibilita' di dargli un pescetto. Io non sono stata tra i fortunati...mi sono limitata a sorridere e ad emettere strani suoni di follia, entusiasmo ed emozione!






Oltre a Monkey Mia visitammo la parte a sud di Perth, Margaret River, la zona dei vigneti. Anche li un posto stupendo con tante cantine dove fermarsi a fare degustazione di vini una dietro l'altra con tanto di menu a disposizione, poi fabbrica di cioccolato, di marmellate.



A parte la vegetazione esotica, una cosa che sempre ricordero' e' il suono dell'Australia, il costante e variabile canto degli uccelli: del Kookabara, dei pappagalli e di alcune specie uniche in Australia. Per finire questo viaggio ci spingemmo fino alla fine ad Albany dove un cammino completamento ricoperto di tavole di legno si inoltrava serpeggiando fino giu' sulla costa. Con il mare del sud di fronte a noi e le balene che migravano saltando e lasciando nell'aria i loro tipici spruzzi d'acqua perdendosi all'orizzonte. Un'esperienza davvero da ricordare!! :)










































English Please- Australia
























As already mentioned here, almost two years ago we left Seville for the north of Spain. So we moved all our stuff from our apartment in Triana (the 'Trastevere' of Seville) into storage for two months. We wanted to spend a month in Italy for the summer vacation plus 4 weeks in Australia and then finally go on to Girona and start our new adventure, finding a place to live as well as new jobs. Believe it or not we went without having anything lined up!



We crossed all of Spain, passing through Castilla-La Mancha, visiting Consuegra with its renowned Don Quijote windmills. After a stop-over in Tarragona we finally reached Italy where we lingered in Liguria for a few days in the Cinqueterre UNESCO National Coastal Park.








We spent our Italian summer between beaches and excursions to Rome and Naples. Then we packed again for Australia. We spent a few busy days in London before flying out through Dubai to touch down in Perth, WA.








We had gone initially to surprise my father's husband on his sixtieth birthday and naturally turned the trip into a holiday of a lifetime for ourselves.



At that time I had been with M. for more than 4 years but I still hadn't met my father-in-law so that was the day I would introduce myself. The surprise was big to say the least, for not only was his father going to greet his first ever daughter-in-law, but he would also be reunited with his son, his daughter accompanied by her partner and hidden out of sight until the last his mother....











Australia is really a big country! We travelled a bit of the north and south of Western Australia and felt we had done half a continent.



Some years before I had heard about Monkey Mia on a well known Italian TV programme where they said it was possible to feed dolphins as they reached the shore almost every day. And I had kept that name in my mind ever since. Then incredibly, after so many years, I had the chance myself to see these beautiful water mammals. Monkey Mia is a reserve with a modest beachside residence, restaurant and bar in keeping with its environment. You can see the famous dolphins, go kayaking as well as other water activities.... A really stunning, natural setting!





We also visited an area a few hours south of Perth - the wine region of Margaret River. We had the opportunity to partake in some of the numerous wine tastings, naturally. Then there was time for the chocolate and jam factory.




Apart from the exotic vegetation, the one thing I will always remember will be the sounds of Australia, the constant and varied birdsong of the Kookabara, parrots and unique species that Australia is quite rightly famous for. And to end this trip into the realm of the senses we travelled to the southern most tip of Western Australia right down to Albany where well-laid wooden paths wind down over the coast. With the southern seas out before us was the breathtaking scene of migrating whales jumping and spraying their way across the horizon. An experience never to forget :)

Monday, April 21, 2008

A list of Things to Do







Cose da Fare

Andare piu' spesso al Mare. Comprare delle Piante. Bere del Vino.
Sorridere. Leggere piu' Libri Buoni. Creare dei Gioielli.
Andare in Francia. Bere Acqua. Mangiare Bene. Godersi il Tempo.
Comprare Fiori. Fare una Vacanza da Sogno. Guardare il Cielo. Andare in Bici. Ricamare. Cenare fuori con il mio Adorabile Marito.

Tartalette con lamponi
Ingredienti:
1 base di pastafrolla (vedi ricetta)
250 gr di mascarpone
70 ml di panna da montare
2 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiai di grappa
lamponi
Stendere la pasta frolla e cuocere a secco, coperta da carta forno e fagioli secchi, per 10 -12 minuti.
Riunire tutti gli ingredienti, lasciando fuori i lamponi e montare con le fruste elettriche. Riempire le tartalette decorando con i lamponi.
English Please- Things to Do






Things to Do

Go more often to the Beach. Buy Plants. Drink Wine. Be Smiley. Read more Good Books. Make Jewellery. Go to France. Drink Water. Eat Well. Enjoy Weahter. Do A little Embrodery. Go Cycling. Look at the Sky. Buy Flowers. Take a Dream Holiday. Dine out with my Loving Husband.

Raspberry Tart

Ingredients:

1xshortcrust pastry

250 gr mascarpone cheese

70 ml whipping cream

2 tablespoons icing sugar

2 tablespoons grappa liqueur

raspberry

Preheat the oven at 180ºC. Line a loose bottomed tart with butter and then with the pastry. Bake the pastry for about 10-12 minutes or until golden.

Combine all the ingredients in a bowl, leaving out the raspberry. Beat until firm and fill the pastry. Decorate with the raspberry.


Thursday, April 17, 2008

Bianchi di Spagna Mexican style












Va bene mi e' presa la fissa per il messicano..... forse... Mi piace molto il piccante e poi se ci aggiungiamo la lima e il coriandolo fresco...questo io lo chiamo messicaneggiare...
Allora i fagioli li devo mangiare per il ferro.... non mangiando molta carne...e questo si era capito visto la quasi assenza di ricette di carne, devo ripiegare quindi sui legumi. Poi con l'estate, perche' siamo gia alla meta' di aprile, che si avvicina perche' non buttarsi su una bella insalata di legumi pero' con un twist in piú!

Nel mercato locale abbondano i chiles i peperoncini sudamericani, dovuto alla grande presenza sudamericana nella popolazione gironina, e cosí mi sono data a provarli con questa combinazione del tutto rinfrescante e molto colorata.

Non so se ci avete fatto caso ma una semplice spruzzata di lime rende qualsiasi piatto un po' + esotico e non so a voi ma a me da molto buonumore.

I fagioli bianchi di Spagna cosí come li chiamiamo in Italia, qui sono conosciuti come "alubias de granja", prendono il nome La Granja de San Idelfonso nella provincia di Segovia. Molte sono le varieta' alcune anche protette da Denominazione d'Origine come quella proveniente dalla località di Barco en Avila.

Questi fagioli a differenza di altre varietá, risultano molto piú carnosi e morbidi, ideali per le insalate.


Ingredienti:
fagioli bianchi di Spagna
un peperoncino verde piccante
un peperoncino rosso piccante
coriandolo fresco
cipollina fresca
succo di lime
1 avocado

Aprire i peperoncini e privarli dei semi, fate questa operazione utilizzando dei guanti perche' i semini sono molto piccanti e potrestE irritarvi gli occhi in caso di contatto. affettarli sottilmente. La quantita' dipende dal vostro gusto e dalla vostra resistenza al piccante. Triturare il coriandolo, affettare la cipolla e l'avocado. Disporre tutti gli ingredienti in una ciotola e condire con olio evo ed una spruzzata di succo di lime.





English please - Kidney butter beans Mexican style




















Lately I have felt in a Mexican mood... I love hot food and for me when there is chilly pepper, fresh cilantro and lime juice I call this Mexican.

I have discovered I am a bit anaemic and therefore as I am not a meat eater, hence the scarcity of meat recipes in my archive, I get my iron by eating beans. With the summer season approaching why not give a beautiful bean salad a try.

Here at the local market chile peppers abound thanks to the big Southamerican community amongst the Gironine population. So to experiment with them I have made this refreshing and colourful salad.

I don't know about you but for me just a bit of lime juice makes everything exotic and leaves me in a great mood!

In Italy we call these white kidney beans 'Fagioli bianchi di Spagna' (White beans of Spain), but here they are known as "alubias de granjas", whose name comes from the place in the province of Segovia La Granja de San Idelfonso. The variety from Barco en Avíla have even a Denominación de Origen (Designation of Origin).

These beans are richer and softer compared with other kinds of white beans and they are ideal for salads.

Ingredients:

White kidney beans
fresh green chilly pepper, poblano
fresh red chilly pepper,
fresh spring onion
fresh coriander or cilantro,
avocado
To cut the chilly peppers wear a pair of gloves as they can irritate your eyes in case of contact. Eliminate the little seeds and cut the peppers finely. Slice the onion, and chop the cilantro and cut the avocado into little cubes.
Place all the ingredients in a bowl and dress with olive oil and lime juice.






Wednesday, April 16, 2008

Non so come iniziare questo post. Non sono molto brava con le parole...

Nel 2006 iniziai questo blog per dare un po' sfogo ad una passione che proprio in quel periodo stavo mettendo in pratica lavorando in un ristorante.
Avevo bisogno di parlare di cibo con persone che avevano la mia stessa passione e non mi prendevano per fissata come mi succedeva nella mia vita di tutti i giorni.


Il lavoro si fece sempre + duro e poi cambiai di ristorante, di responsabilitá.


Poi venne il trasloco dal sud al nord, un viaggio di 2 mesi, il ritorno alla realta' con la ricerca di un nuovo lavoro che il caso volle fosse di nuovo in un ristorante aspirante la stella michelin.... E poi , e poi tantissime cose, la ricerca della casa, e di tutto cio' che comporta un trasloco da una parte all'altra di un Paese. Una lingua nuova da imparare, nuovi amici da incontrare..... nuove situazioni.

Di nuovo cambio lavoro ed imparo nuove mansioni, nuove regole, nuovi compromessi. Beh tutto questo per dirvi che abbondonai il blog dopo pochi mesi di vita, e per quasi un anno rimasi in silenzio. Come vi dicevo una anno pieno di tutte quelle cose lí.

Poi come tutto, dopo l'alta marea... viene la bassa marea e cosí le cose si sono calmate ed ho ripreso questo mio benedetto blog.

E qui venite voi! Innanzitutto le mie amiche Pippi, Mike, Lytah e Claudia, Fiorella , Nepitella e Sheryl che mi hanno dato questi premi, per le belle parole che mi avete dedicato e per il solo fatto che avete pensato a me!


Poi poi tutte le altre amiche/amici che mi vengono a trovare ogni giorno, che mi lasciano un loro messaggio testimone del loro passaggio di qui.


Non mi sarei mai aspettata un ritorno del genere! Mi riempie di gioia sapere che lí qualcuno mi legge, che si sofferma a guardare le mie foto e chissa' anche a provare qualche piattino che propongo.

Anche se il blog va di moda voi non sapete che la passione per il cibo mi viene da sempre, da quando mia madre mi metteva al suo canto e mi faceva solo guardare, poi con l'eta' mi faceva, come dice lei "cecare" gli gnocchi, le fettuccine non me le faceva nemmeno toccare! Quelle no erano troppo per me! Quando preparava i dolci le facevo da assistente, e prendimi questo e poi quello.... certo che non mi lasciava molto spazio alla pratica ma quella e' venuta dopo. Da sola. Dopo anni e anni di solo guardare finalmente anche io sono arrivata a mettere le mani in massa. Ho imparato con gli occhi, con gli odori che mi penetravano nelle narici.

Poi sono venuti viaggi, esperienze e tutte proprie tutte mi hanno lasciato una traccia indelebile nella mia cucina, negli ingredienti, negli odori e sapori che mi piace rievocare e scoprire, negli abbinamenti nuovi e ritrovati, nei colori e nelle sensazioni che mi piace combinare e regalare!







La motivazione della dolce Fiorella: per le belle parole che ha usato per commentare un mio precedente post, e che hanno lasciato un segno indelebile nel mio cuore
Come ringraziarti per questo che mi hai detto? Mi hai profondamente commossa...




La motivazione di Pippi :bhè il suo blog è semplicemente splendido e non mi stancherò mai di dirlo!
La motivazione di Mike:per la sua tenerezza, per la sua presenza e per la sua bravura
La motivazione di Lytah:per la sua simpatia e, perchè resto estasiata a vedere le sue preparazioni, così perfette nei dettagli ...così buone, così invitanti
Nepitella:perché vive in un paese a me caro e perché più guardo il suo blog più mi piace



Sheryl si e' aggiunta: perché il suo blog è davvero favoloso, mi fa sognare con le foto di quei paesaggi spagnoleggianti o di quelli un po’ misteriosi dell’Inghilterra, due posti ( Spagna e Inghilterra) che ho nel cuore e che con il suo blog mi fa toccare e rivivere di nuovo. Adoro la sua cucina, e il modo in cui riesce a realizzare tutti i tipi di piatti perfettamente, dalle tapas alla cucina tipica inglese. Favoloso!


Claudia mi ha donato un'altra fochetta :la dolcezza di Campodifragolebellabella non la vogliamo menzionare? Manco a dirlo un'altra foca è sicuramente lei


Nel frattempo si aggiunto un altro premio:


Lo la mia simaptica gallinella: perchè allegra, divertente, profonda, ricercata, insolita ed energica

Io vi ringrazio tutte sapendo che ho un sorriso da orecchio a orecchio :)


Adesso tocca a me: The Excellent Blog Award goes to:


Zattere per le mamme: Graziella sei un portento, simpatica esplosiva, mamma dolce e pazza... ti penso molto...


Silvia per la tua generositá ed amicizia


Fiorella, per la tua dolcezza, freschezza e trasparenza. Mi ricordi molto una persona.... di qualche anno fa....


Pippi per la tua simpatia contaggiosa, la tua disponibilitá ed amicizia. Poi quel sorriso gioioso dove lo vogliamo mettere? :*


Lory per la tua professionalitá, per il lavoro che fai che mi ha regalato tante soddisfazioni :)




Per il premio DiLibro inLibro


Il regolamento del premio:
Premessa: Anche questo Blog occupandosi di Libri vuole avere il proprio Premio "BlogLetterario" dal Titolo "DiLibroinLibro".Un modo semplice per premiare tutte quelle persone che hanno qualcosa da dire smettendo quindi di essere spettatori passivi.DiLibroinLibro- ma anche DiPensieroinPensiero- o di idea in idea-per chi ama condividere pensieri,esperienze,passioni,Speranze..Insomma un Blog...
REGOLAMENTO:Questo premio non vuol'essere un famelico scambio link. E' per questo motivo che ogni BlogAutore che lo riceverà potrà a sua volta premiarne soltanto altri 2..DUE..Blog..Dovrete semplicemente dare una motivazione al premiato. Sono esclusi tutti quei blog che si occupino di pedofilia-razzisti-offensivi-e altra spazzatura varia... Il premio verrà ritirato su questa pagina (non vi sono vincoli sul posizionamento lo potrete inserire dove vi è più consono )Quando si sarà accettato il Premio ed esposto sul proprio Blog si prega di segnalarcelo tramite commentiindicando il link di chi vi ha premiato e naturalmente il vostro appena premiato..(solo questa pagina farà fede per i Blog Premiati).Dopodiché a vostra volta potrete premiare i vostri 2 Blog lasciando al ricevente una motivazione-pregandolo di inserirvi anche il regolamento.




I miei nominati al premio DiLibro InLibro sono:

1- Elga per la varieta' delle sue ricette, la sua presenza e la sua simpatia


2- Marcella/Zenzero perche' e' una fonte inesauribile di informazioni storiche, letterarie, gastronomiche. Adesso Marcella il MeMe no pero' il premio questo si accettalo...
I premi per SaleYPepe vanno a:
qualcosa di rosso - perche' il suo blog ha sempre qualcosa di creativo, di curioso, di diverso, di sorprendente
fiordisale - perché le sue ricette sono sempre accompagnate da riflessioni a volte anche molto serie, mi piace il suo modo di scrivere e mi fanno morire i titoli dei suoi post.....troppo divertenti!
Regolamento
Prefazione a cura del Ristorante ai Castelli, ideatore del premio :Caro Cliente ed Amico ti spiego cos'é per me un Blog:Per chi lo costruisce un Blog è come una casa,ci si dedica tanto tempo e passione.Come capita per una casa quando l'hai finita ti accorgi che sarebbe tutto da rifare ma oramai ti ci sei affezionato "è uno della Famiglia". In un Blog vi troverai sempre le porte aperte,vi potrai entrare anche e solo per dare una sbirciatina,un salutino,un commento. Come in una casa ricordati però che entra solo chi è ben voluto.Ricordati quindi di pulirti le scarpe quando entri e saluta sempre con un sorriso prima di uscire "non ti costa nulla"....
Le regole di questo premio le trovate qui
Ogni blog premiato potrà a sua volta premiarne due. Si possono premiare blog che si occupino di -ENOGASTRONOMIA- (quindi cucina, ricette, vino). Ai Blog da voi premiati va lasciata una motivazione e pregarlo di ritirare il premio su questa pagina, che sarà l'unica a far fede per tutti i blog premiati. Quando si sarà accettato il premio ed esposto sul proprio blog, segnalatelo tramite i COMMENTI, indicando il link di chi vi ha premiato e naturalmente il vostro appena premiato. Dopodiché a vostra volta potrete premiare il vostro Blog lasciando al ricevente una motivazione-pregandolo di inserirvi anche il regolamento.

Monday, April 14, 2008

Mare Mare e Salpicón







Mare Mare
ma quanta voglia di arrivare li da te
sto accellerando e adesso ormai ti prendo

Mare Mare
sai che ognuno c'ha il suo mare dentro il cuore
che ogni tanto gli fa sentire l'onda.....


Quest'anno uno dei miei propositi e' quello di andare al mare. Sara' una cavolata penserete voi....ed invece no perche' gia e' un po' di tempo che non ci vado... L'anno scorso me la sono passata a lavorare...
A Siviglia ci si andava ogni tanto perche' stava a un'ora e mezza due ore e sempre tirava un vento che alla fine si finiva col mangiare sabbia e in piu'...ce l'avete presente le frustate...be' pero' di sabbia.... e poi l'oceano non e' proprio per me....e' sempre agitato con delle onde altissime!

Qui invece siamo sulla Costa Brava - Mediterraneo che a parte quelle due localite' affollate dal turismo di massa, il resto son bellissime spiaggie LIBERE, e tante, tante calette tutte da scoprire una piu' bella dell'altra.

Qui poi le spiagge non si pagano! E si' perche' in Italia, diciamolo, per andare in spiaggia, bisogna pagare... e paga l'ombrellone, e paga il parcheggio.... Sí le spiaggie libere ci sono....ma quante? A Sperlonga dove andavo io la spiaggia libera si e' ridotta a una striscia che sembra piu' riservata ai lebbrosi o ai pezzenti.... Che peccato!
Beh comunque noi ieri ce ne siamo andati in spiaggia! Bellissima era quasi tutta per noi!
Al ritorno a casa per restare in tema ho preparato un Salpicón, una preparazione a base di frutti mare molto diffusa in molti paesi stranieri.
Cercando su Wikipedia sono venuta a conoscenza anche dell'esistenza di un Salpicón di carne...mai visto in giro, devo ammettere...
Io ho aggiunto del succo di limone anche durante la cottura.
Ingredienti:
300 gr di gamberi
3 calamari grandi
3oo gr di cozze
1 costa di sedano
1 cipollina fresca
1 spicchio d'aglio
succo di un limone
Pulire e raschaire le cozze. Farle aprire mettendole sul fuoco in una casseruola, coprire e lasciare che il vapore ed il calore facciano il lavoro.
Sgusciare i gamberi e cuocerli in una padella con un po' d'olio evo e l'aglio. Cuocerli per due tre minuti.
Pulire i calamari, tagliarli a rondelle e farli bollire in acqua e limone per 20 minuti circa.
Affettare la cipolla, il sedano e condire le tre preparazioni con olio e limone.




English please- Salpicón






Ingredients:


300g prawns
300g squid
300 mussels
1 celery
1 fresh spring onion
1 garlic clove
juice of lemon



Scrub the mussels and clean under the tap, scraping off the berds. Place them in a casserole dish, Cover and leave to cook for 4-5 minutes and shaking the pan occasionally until all the mussels have opened. Reserve.


Peel and devein the prawn. Place in a pan with a bit of olive oli and the garlic clove. Cook for 2-3- minutes. Reserve.


Clean the squid cut in pieces. Place in water and lemon juo¡ice. Let cook for about 20 minutes.

Cut the onion and celery place in a bowl together with the prawns, mussels, squids, olive oil and lemon juice.

Friday, April 11, 2008

Bruschette fragole, peperoni e basilico





Continuando il filone di nuovi accostamenti con cio' che il frigo offre o con gli avanzi, e' meglio dire. E si perche'queste bruschette sono un po' "cheating cooking" nel senso che avevo i peperoni con il basilico rimasti dalle fajitas, poi avevo le fragole e cosi 1+1 a volte fa tre, eh, he con la bruschetta....

L'accostamente mi ha sorpreso moltissimo perche' l'ho trovato davvero buono, la dolcezza dei peperoni rossi, l'aroma del basilico, l'acidita' delle fragole, un filo d'olio doliva e per finire un po' di aceto balsamico che ho fatto ridurre.

Ingredienti:
peperoni rossi
basilico
fragole

Per la riduzione d'aceto balsamico

Aceto balsamico
zucchero
miele

Affettare i peperoni rossi e farli saltare in padella con un po' d'olio, sale e basilico.
Tagliare le fragole e mescolarle con i peperoni. Aggiungere un po' di basilico fresco.
Tostare il pane, adagiarvi su un po' di peperoni e fragole, un d'olio doliva e qualche goccia di riduzione di balsamico.

Per la riduzione di balsamico

Prendete dell'aceto balsamico non quello che costa un occhio chiaramente! Versarlo in un pentolino, io avevo 250 ml, aggiungere 2 cucchiai di zucchero se di canna e' meglio...io ho fatto con quello semolato e due cucchiai di miele. Metterlo sul fuoco a minimo e lasciare che evapori, ci vogliono per lo meno 1 e mezza due. Dipende dal calore e dalla quantita' di liquido. Comunque e ' pronto quando prendendone un cucchiaio cade giu' un po' sciropposo. Se lo fate troppo carammelloso si puo' allungare con pochissima acqua tipo un paio di cucchiai ed un cucchiaio d'olio.
Altre ricette con le fragole:

gazpacho di fragole


English please - Bruschette with strawberries, red peppers and basil










This recipe continues the topic of what to do with what we find in the fridge or with our leftovers. So this recipe is cheating a bit, in the sense that I had the peppers left from the fajitas and some strawberries to use up, so 1+1 sometimes makes 3 as I combined them to end up with bruschette, hee, hee. Don't forget that in Italian the pronunciation of Bruschette is actually /broo-ske-té/ with the emphasis on the second syllable, so no more saying broosheta please!



This combination was a really delicious surprise thanks to the sweetness of the peppers, the aroma of basil leaves, the acidity of the strawberries plus a splash of olive oil and to finish off with some drops of reduced balsamic vinegar.



Ingredients:

Red peppers
Basil
Strawberries


For the reduced balsamic vinegar:

balsamic vinegar
sugar
honey

Wash the peppers cut into strips and stir fry with some olive oil, salt, and fresh basil leaves.

Wash the strawberries and cut length wise. Mix the cooked peppers with the fresh strawberries and add some more basil leaves.

Toast some ciabatta bread, spoon on some of the mixture and finish with a bit of olive oil and a few drops of reduced balsamic vinegar.



For the reduced balsamic vinegar:

Put some balsamic vinegar, not the best in the market obviously but a cheap one, in a pan. I used 250 ml with 2 spoonfuls of sugar (if it is brown sugar then better, I have used caster one) Add 2 spoons of honey and let the liquid evaporate on low heat. It takes approximately 1 hour and a half to 2 hours depending on the heat and the quantity of liquid. Anyhow, it will be ready when it has reduced to about half of its original amount. By taking up a spoonful you should see it trickle down very slowly, similar to syrup. If it is too thick you can "adjust" by adding some water, like two spoons and a spoon of olive oil.




Thursday, April 10, 2008

Fajitas de pollo my way








La primavera sembra che si sia decisa ad arrivare veramente! Fuori c'e' un bellissimo sole che inizia a riscaldare le mie piantine che ho appena innaffiato. Se il tempo si mantiene cosi' la voglia di piatti leggeri si accentua ...chissa' forse in calorie ancora no ma sicuramente nella presentazione... tanto per illudersi un po'...


Queste fajitas sono a modo mio perche' di messicano hanno solo in nome ed a parte la tortilla mejicana ed il pollo il resto viene da un po' di immaginazione, da cio' che offre il frigo e voglia di provare sempre accostamenti nuovi.


Ho messo un formaggio cheddar di capra, comprato in Devon qualche settimana fa. Buonissimo una rivelazione anche se gli darei un altro nome perche' con il cheddar forse ha in comune solo la textura, puo' darsi anche il metodo di elaborazione...

Questo formaggio viene da River Cottage Store, e per chi ancora non lo conoscesse Hugh Fearnley–Whittingstall e' dietro questo progetto iniziato nel 1998 quando decise di mettere su una fattoria e coltivare e crescere il suo proprio bestiamo. Poi ne' e' nato un programma televisivo condotto da Channel 4 e ne sono venuti tanti altri da allora. Hugh e' stata una'altra piacevole sorpresa di quel mio viaggio in Inghilterra insieme ad alcune altre che avro' il piacere di condividere con voi nei prossimi post.


Ingredienti:


pollo
tortillas messicanas
zenzero fresco o in polvere
pepe misto, rosa, verde, nero
salsa di soya
peperoni rossi
basilico
formaggio cheddar di capra




Tagliare il peperone rosso a listarelle e saltarlo in una padella con un po' d'olio evo. Aggiungere sale e basilico.

Far cuocere i petti di pollo nella stessa padella dove si sono fatti cuocere i peperoni, togliendo l'olio in eccesso se ci dovesse essere. Aggiungere lo zenzero, un poco di salsa di soia e una bella macinata di pepe misto. Farlo rosolare per bene.
A cottura ultimata tagliare acnhe il pollo a listarelle.

Riscaldare le tortillas nel forno a microonda per pochi secondi o secondo le istruzioni sulla confezione.

Riempire con un po di peperoni, il pollo a listarelle, ed il formaggio a fettine. Chiudere e farla tostare in una padella caldissima.








English please - Chicken fajitas my way





Spring is finally on the door steps. This morning I woke up under a warm sun that is now nicely heating my plants on the balcony. This is the time when I crave for light dishes, if not in calories then at least in the presentation.

Compared to the real Mexican McCoy all they have in common is just the "tortillas mejicanas" and the chicken. As always the fajitas turned due to the ingredients I had to hand combined with a dash of inspiration and the curiosity to try new combinations and flavours.


I have used a goat cheddar cheese, completely new to me, that I had bought a couple of weeks ago while in Devon. The cheese has been a revelation but it only has the texture in common with cheddar. One could even give it an enturely different name all of its own as it tastes like a unique cheese and deserves special attention.

I bought the cheese at River Cottage Store, and Hugh Fearnley–Whittingstall is behind the project that in 1998 saw him start growing and rearing some of his own food documented in the Escapes to the River Cottage Series. After many series and books had already come out.





Ingredients:


Chicken breasts
Mexican flour tortillas
soy sauce
fresh ginger or ginger powder
mixed pepper: green, pink, black, white
red peppers
basil



Method:


Wash and slice the red peppers. Heat some olive oil in a pan add the peppers and stir fry adding salt and some basil leaves. When done then remove from pan.


In the same pan where the peppers were cooked stir fry the chicken breasts. Remove some of the cooking oil if necessary, add soy sauce, ginger, and freshly grounded mixed pepper.

Cut the chicken into strips.

Reheat the tortillas following the instructions on the packet. Fill it with the stir fried red peppers, chicken strips and some slices of goat cheddar cheese.

Heat another frying pan or griddle and toast the rolled tortillas slightly.

Wednesday, April 09, 2008

Flourless chocolate cake- Torta di cioccolato senza farina



Ritorniamo con i piedi per terra. La Feria continua fino a domenica pero' per me si e' gia conclusa...
Questo dolce l'ho fatto prima di Pasqua ed era insieme ad altre ricette che aspettano di essere pubblicate.
Mentre facevo questo dolce pensavo ad Anna perche' non essendoci la farina e' ideale per chi e' intollerante al glutine. In casa ho sempre le nocciole, mi piacciono molto con il cioccolato e mio marito ne fa man bassa con il latte e muesli che mangia a tutte le ore.


La ricetta viene da una rivista australiana Women's Weekly che ogni tanto fa una raccolta di tutte le ricette che pubblicano nella rivista. La mia e' tratta dalla raccolta Wicked Sweet Indulgences- sulla pubblicazione c'e' scritto che le ricette riportate sono state testate per ben tre volte :)


Ingredienti:

35 gr cacao
80 ml di acqua calda
150 gr cioccoltato fondente
150 gr di burro
275 gr di zucchero di canna
125 di nocciole triturate
4 uova, bianchi separati
1 cucchiaio di cacao
Io ho aggiunto anche del brandy :)



Mescolare il cacao con l'acqua calda. Aggiungerlo in una ciotola con gli altri ingredienti: il burro, i rossi, il cioccolato fuso, lo zucchero, le nocciole tritate. Sbattere bene con le fruste. A parte montare a neve ben ferma gli albumi. Aggiungerli al composto di cioccolato e uova in due volte. Senza smontare gli albumi, con movimenti dal basso verso l'alto. Versare in una tortiera quadrata e cuocere in forno a 180 ºC per 1 ora circa o finche' risulti abbastanza asciutta all'interno facendo la prova dello stecchino. Servire spolverando con un cucchiaio di cacao.







English- please: Fourless chocolate cake

Let's come to reality. Sadly the April Fair came to an end even if it continue until next Sunday.
I have made this cake some time ago and the recipe was with others waiting to be posted.
While I was making it I had a thought fot of Anna because is without flour that it makes ideal for people intollerant to gluten. Maybe she would appreciated it. At home I have always a packet of hazelnut, for me are must with chocolate and for my husband are a must for his his muesli.
The recipe come from the Australian Women's Weekly and it has been triple tested by their staff :)

Ingredients:

35g cocoa powder
80ml hot water
150g dark chocolate, melted
150g butter, melted
275 firmly packed brown sugar
125 hazelnut meal
4 eggs, separated
1 tablespoon cocoa powder, extra
My personal addition: brandy liqueur


Method:

Preheat oven to moderate. Grease deep 19 cm square cake -pan; line base and sides with baking paper. Blend the cocoa with the hot water until smooth. Stir in chocolate, butter, sugar, hazelnut meals and eggs yolks. Beat egg whites in small bowl with electric mixer until soft peaks form, fold into chocolate mixuture into batches.Pour the mixture into prepared pan, bake in moderate oven about 1 hour or until firm. Stand cake 15 minutes, turn onto wire rack, top-side up to cool. Dust with sifted extra cocoa.


Monday, April 07, 2008

Ay! ¡La Feria!

¡Vamos a la Feria!

Oggi inizia la Feria de Abril de Sevilla!!



Prendera' inizio questa sera con il lunes del "pescaito" e "el alumbrado" rispettivamento sono il pesce fritto, perche' si mangera' soprattutto pesce fritto di cui Siviglia va fiera e si accenderanoo le luci in tutte le casetas e le strade del Recinto Ferial (alumbrado -illuminato)
La Feria de Abril nasce come una fiera campionaria dove si vendevano animali e attrezzi per il campo. Nel 1846 diventa una festa a cadenza annuale.

Nella Feria di Siviglia ci sono circa 1.000.000 di metri quadrati distinti in Real de la Feria, dove ci sono le casetas e sfilano le carrozzeche una volta venivano usate per trasportare le persone che andavano alla Feria, oggigiorno rappresentano una maniera in piu' per mostrarsi e gioire dell'ambiente feriale. Calle Infierno dove c'e' il parco giochi montato per questi giorni. Ed infine el aparcamiento -il parcheggio.
Nella Feria ci sono piu' di mille casetas, tra quelle private (la maggior parte) e quelle del distretto che sono aperte a chiunque. non manca la caseta municipal dove si celebrano per lo piu' atti di rappresentanza.
E' consigliabile andare alla feria con qualche sevillano perche' e' la maniera migliore per entrare nelle casetas, che sono in genere private e di cui bisogna essere soci per entraarvi. Poi si fa il rituale giro nelle casetas di amici o di amici di amici, e quindi bere, mangiare e ballare al ritmo di sevillanas.
In ogni casetas viene installato un bar de tapas che offre cibo a tutte le ore. Si beve cerveza - birra , manzanilla e soprattutto rebujito: costituito da manzanilla e sprite.

La Feria de Abril coincide con l'apertura della stagione dei Tori a Siviglia....
Vi lascio della foto, purtroppo in queste non indosso il traje de feria chiamato anche traje de gitana che tutte le donne fanno sfoggia in questi giorni.

Il traje de gitana .... non e' come un vestito di carnevale Non ci si maschera. Le sivigliana ogni anno, subito dopo Natale, iniziano a farsi fare il vestito. ci sono dei negozi specializzati solo in trajes de feria. Sono dei vestiti molto costosi quando si indossa el traje de gitana non ci si sente in maschera ma semplicemente bellissime!










El Recinto Ferial visto dala strada con il Portal - ogni anno differente




Meritato riposo




















Il secchio dell'immondizia nella Feria....

L'effetto del rebujito......






Io e Winnie the Pooh....







Los farolillos







Tutta la famiglia a la Feria!






Io e la dolcissima Pau vestita de gitana