Ciao a tutti
a coloro che mi hanno cercata e non mi hanno trovata in questi anni, a chi è passato per caso di qui e ha trovato un luogo abbandonato...
In verità non me ne sono mai andata, mi ero allontanata per questioni personali, la perdita di mia madre, un'operazione alla colonna vertebrale e il difficile recupero fisico, il ritorno alla quotidianità mi hanno tenuta lontana, anche se sempre ho lasciato la porta aperta.
Ho un nuovo blog, con una nuova voglia di raccontare, fotografare e ricordare i momenti, gli attimi della mia vita.
Questa vita fragile, delicata, forte e tenace, tanto preziosa e che ho voglia di vivere fino in fondo.
Se vi fa piacere vi aspetto in www.blu-indigo.com
Friday, May 31, 2013
Thursday, November 12, 2009
Oggi voglio che sia un giorno felice! Un giorno che sorride, che accarezza e ci lasci buon umore.
Voglio riempirmi gli occhi di luce e mangiare, giocare, scherzare.
Ho voglia di latte e miele e tante ma tante uova bollite, con il rosso ben sodo. Dolci, profumate che sanno di sole.
Io con le uova ho un vero rapporto amore-odio. Una fisima, una fissazione..... chiamatela come volete.
Sono cresciuta con le uova del pollaio di mia nonna, alimentate a grano e granone solamente (non chiedetemi la differenza tra i due grani.....), forse qualche pezzetto di pane raffermo.
Mia madre, quando era la stagione, (non chiedetemi nemmeno quella- perche' non me lo ricordo.... chiedo venia....) mi preparava un bel rosso d'uovo sbattuto con zucchero e marsala..... eh, eh ho iniziato a bere fin in tenera etá..... lo ammetto ;)
Uova in quei cartoncini marroni mai viste in casa mia.... quando la nonna non ce le aveva, la mamma le comprava a delle contadine di fiducia che le impacchettavano in sacchetti trasparenti, di quelli per la pasta.
Tanta premessa per dirvi che da quando non vivo con mamma e papa´le uova le mangio solo in frittata.... l'unico modo per nascondere quell'odorino tipico delle uova industriali, che solo un naso (ed un palato) ben allenato possono rilevare....
Adesso al ristorante e' un tormentone, stare sempre a precisare... 'ehmmm ma nell'insalata niente huevo duro eh'- uova sode....; a casa di amici pure.... 'mangio di tutto a parte le uova sode'. Nell'allioli- maionese all'aglio tipica di queste parti, spesso e volentieri ci schiaffano un bell'uovo sodo machacado, malamente sminuzzato. Ti rovinano un bel pisto - una specie di caponata, con dei bei pezzi di uova sode e continuando anche con il salmorejo, il gazpacho, diciamo che non c'e' scampo....visto sempre dal mio punto di vista....
Adesso da una settimana a questa parte il mio corpo o meglio la mia psiche malata e malandata mi chiede continuamente un'assunzione di uova sode. Ma non fa niente se non sono quelle del contadino. Domenica inizio con la pasta al forno con tanto di uova sode. Ieri uova sode mimosa (ridotte quasi in purea grazie all'aiuto di una grattugia... visione ripugnante solo una settimana fa) con maionese..... A cena altro uovo sodo e latte, tanto latte.
Questa mattina latte e miele..... e uova sode? No oggi frittata, con tanto di parmigiano grattuggiato, cipollina fresca saltata in padella, fettine di pomodori appassiti anch'essi in padella e per finire tre fettine di taleggio, mio ultimo acquisto di delicatessen italiana... scovato per caso in un barettino italiano che vende vino e prodotti made in italy.
A quando il prossimo uovo sodo?
Monday, November 09, 2009
Goji berry cupcakes
Finalmente e' arrivato il freddo! E sí dico finalmente perche' iniziavo a sentire la mancanza di un bel cappottino pesante, la sciarpa, il cappello, le calze a maglia grossa, poi tornare a casa e rimpizzarsi di cose buone e calde. Una bella zuppa di patate e funghi, delle belle salsiccie all'inglese- che presto postero'- con tanto di pure' di patate. Una bella tazza di cioccolata calda e non sentirsi colpevole, almeno una volta tanto, causa il freddo.... Con le temperature basse ritorna di scena il cioccolato, in tutte le sue forme, armonie, texture, profumi, aromi, chi piu' ne ha piu' ne metta.
Nella mia versione, che ho semplicemente adorato, un errore si e' rivelato come la scoperta di un piacevolissimo connubio! Le bacche nella ricetta originale vanno incorporate alla base del cupcake... io per dimenticanza le ho messe nella ganache.... Mai errore cosi' stupido si e' rivelato una semplice delizia.
Le bacche di Goji, per chi non le avesse provate prima, ricordano un poco ai fichi secchi insieme con la rosa canina.... sono piene di piccoli semi gialli, che non dannoa ssolutamente fastidio, e andrebbere fatte rinvenire un poco prima di consumarle. Io le mangio aggiungendole ad uno yogurt bianco, tipo greco e sono assolutamente deliziose, si sciolgono lasciando un piacevole sapore e una sensazione molto gradevole a l palato.
Un piccolo accenno a le bacche di Goji (Licium Barbarum L.) considerate uno dei frutti piu' ricchi in fitonutrienti presenti in natura. Si consuma in Asia da secoli e nella regione cinese di Nigxia gli si dedica perfino un festival denominato Happy Berry dovuto alla sensazione di benessere alla quale indurrebbe.
Ricco in carotenoidi, 6 vitamine, 30 minerali, 18 amminoacidi, acidi grassi essenziali, polisaccaridi e polifenoli. In America e altri paesi come da noi in Europa e' in rapida crescita il riconoscimento del Goji Berry come uno dei frutti piu' ricco in nutrienti e dal fortissimo potere antiossidante.
Goji berry chocolate cupcakes-
Ingredienti: (Io ho utilizzato la ricetta dimezzando le dosi)
200 gr di cioccolate fondente
340 gr di burro
440 gr di zucchero
8 uova
180 gr di farina
30 gr di cacao amaro
7 gr di baking powder
la punta di un cucchiaino di sale rosa dell'Himalaya
80 gr di Goji berry
Tagliare il cioccolato a scaglie e disporlo insieme con il burro in una ciotola da mettere a bagno mario. Far scioglire ed amalgamare bene i due ingredienti. Aggiungere lo zucchero e lasciar raffreddare per circa 10 minuti.
Con un frullatore sbattere il composto per circa 3 minuti. Aggiungere le uova una alla volta. Setacciare la farina, il cacao, baking powder, sale ed aggiungerlo al composto, sbattendo bene ed amalgamando il tutto. Per utlimo aggiungere le bacche e versare il composto a cucchiaiate nelle formine per cupcakes.
Infornare a 180º per 25 minuti circa
Ganache frosting al cioccolato
150 gr di cioccolato fondente
125 ml di panna liquida
50 gr di burro
80 gr di zucchero a velo
3 gr di sale rosa dell'Himalaya
60 ml di latte
1 cucchiaino di vaniglia liquida
Tagliare il cioccolato a cubetti, versarlo in una ciotola. Riscaldare la panna liquida e versarla sul ciocoolato. Lasciare infusionare per un minuto circa. Aggiungere il burro, lasciato previamente a temperatura ambiente, mescolare fino a quando si malgano gli ingredienti. A parte mescolare gli ingredienti rimanenti: zucchero, sale, latte e vaniglia. aggiungerli al composto al cioccolato, mescolare fino a raggiungere un composto liscio ed omogeneo. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente e di tanto in tanto rimuovere il composto per verificare se si sta ispessendo. alla fine quando raggiunge una buona consistenza bisogna montare la ganache con le fruste. non bisogna avere moltoa fretta nel fare la ganache. consiglio di farla raffreddare naturalmente a temperatura ambiente e non in frigo. Io ho aggiunto le bacche di Goji nella ganache.
Monday, October 26, 2009
Sformato di zucca
Tempo di zucca!
Questa ricetta viene da uno dei miei libri preferiti in assoluto, Apples for Jam, di Tessa Kiros, nata a Londra da padre finlandese e padre greco-cipriota. Ha vissuto in Sud Africa con la sua famiglia fino all'etá di 18 quando inizia a viaggiare ed arrichhire le sue conoscenze in fatto di cucina. Lavora a Londra, Atene, Sidney e Messico. Durante un viaggio in Italia conosce suo marito, Giovanni, italiano. I suoi libri riflettono non solo tutte queste influenze culinarie, sono il risultato di esperienze, memoirs dalla sua infanzia fino al giorno d'oggi.
Apples for Jam e' un libro che ispira alla cucina, semplice, buona, la cucina dell'infanzia, delle crocchette o del risotto delle mamme, dei dolci di compleanno, delle marmellate, dei gelati, seguendo la stagionalitá degli ingredienti. E' un libro pieno di foto delle sue bambine, dei loro disegni e pieno di colore e calore.
Credo che qualsiasi foodblogger legata alla cucina e alla fotografia sogna di diventare un'autrice come Tessa Kiros capace di produrre un libro di tale bellezza.
Ingredienti
Zucca, 1kg e 400gr
olio d'oliva, 4-6 cucchiai
farina, 125 gr
passata di pomodoro, 200 ml
origano, 1-2 cucchiai
mozzarella, 125 gr
Nel libro viene definita pizza di zucca anche se per me viene fuori piu' come uno sformato.
Pelare e tagliare la zucca a fette sottili- 2mm circa. Disporle in un colapasta e salare le fette a strati, come si usa fare per le melanzane. Lasciare cosí per circa un'ora.
Dopodiché sciacquarle sotto l'acqua corrente e tamponarle con uno strofinaccio da cucina.
Riscaldare il forno a 200º. Ungere una teglia da forno con dell'olio d'oliva evo e disporre le fettine di zucca in un primo strato, spolverarle con della farina, versare un filo d'olio in maniera che ogni fettina venga piu' o meno unta. Proseguire con un secondo strato, un velo di farina ed olio e procedere fino a finire le fettine di zucca. Solo alla fine cospargere la superficie con la passata di pomodoro precedentemente salata, coprendo bene ogni angolo. Versare un filo d'olio ed infornare per 50 minuti circa.
Sbriciolare l'origano sullo sformato ed aggiungere le fettine di mozzarella- io ho aggiunto anche del parmigiano. Infornare per altri 5-10 minuti o fino a quando la mozzarella non inizia a fondere.
Friday, October 23, 2009
Castagnaccio con ciliegie e mandorle
Oggi splende il sole qui a Girona quasi annunciando il principio di uno splendido weekend autunnale.
Per chi come me ha voglia di lunghe passeggiate nei boschi, adesso pieni di castagne e forse funghi, suggerisco di portarsi dietro qualche fettina di castagnaccio rivisitato con ciliegie candite e mandorle quel tanto per rompere la monotonia che questo dolce, nonostante la sua bontá, puo' presentare. Ricetta super collaudata, grazie alla farina di castagne, gentile dono della mia cara Wedding Planner - Silvietta ;)
Per chi come me ha voglia di lunghe passeggiate nei boschi, adesso pieni di castagne e forse funghi, suggerisco di portarsi dietro qualche fettina di castagnaccio rivisitato con ciliegie candite e mandorle quel tanto per rompere la monotonia che questo dolce, nonostante la sua bontá, puo' presentare. Ricetta super collaudata, grazie alla farina di castagne, gentile dono della mia cara Wedding Planner - Silvietta ;)
Ingredienti
Farina di castagne 2-1/2 cup
ciliegie candite o uvetta sultanina 3/4 di cup
noci, pinoli o mandorle tritate 1/3 di cup
la punta di un cucchiaino di sale
acqua 1 -1/2 cup
acqua 1 -1/2 cup
olio d'oliva 5 cucchiai
qualche fogliolina di rosmarino
Mescolare la farina con il sale. Aggiungervi poco alla volta l'acqua e 2 cucchiai d'olio. Lasciar riposare per mezz'ora. Riscaldare i 3 cucchiai d'olio rimanenti e sfrigolarvi velocemente gli aghetti di rosmarino. Aggiungere alla crema che abbiamo lasciato in riposo per 30 minuti, le uvette o le ciliegie candite tagliate a pezzetti. Versare il composto in una teglia capiente, cospargere la superficie con le noci, pinoli o mandorle - oppure un misto di tutte e tre.
Versare l'olio al rosmarino e mettere in forno per 30 minuti a 200º
Tuesday, October 20, 2009
Rafa's
Che dire di Rafa's che non sia stato gia detto?
Ferran Adriá, il miglior chef al mondo per la 4ª volta consecutiva (secondo le ultime classifiche gastronomiche) e' dove va a mangiare lui e visita obbligata per tutti i programmi, interviste di questi ultimi anni dedicate alla sua figura e al suo ristorante El Bulli. Passaggio obbligato anche per tutti quegli avventori fortunati che hanno potuto riservare un tavolo nel miglior ristorante del mondo.
Rafa e' un uomo taciturno al primo impatto, come quasi tutti i catalani d'altronde, ma pronto alla conversazione sempre fatta di poche parole. Il ristorante offre una carta di solo pesce, passato esclusivamente alla plantxa e freschissimo e condito con del meraviglioso olio d'oliva, sale e a volte aglio. Si puo' iniziare con dell'ottimo jamon iberico e finire con qualche biscotto e mistela (un liquore catalano).
Simply food at its best!
Rafa's
Carrer Sant Sebastià 56
17480 Roses
Tel +34 972 254 003
Wednesday, October 14, 2009
Meglio tardi che mai....
..... un dolce di fine estate....
Campodifragole forse riapre i battenti. Un po' alla volta, piano, piano....
Questo dolce-focaccia era da tempo che volevo provarlo, da quando Alex ne ha parlato sul suo blog.
Qui vi riporto la ricetta pari, pari. Ho utilizzato per caramellizare le fettine di prugna dello zucchero aromatizzato con della lavanda - uso alimentare, cioe' senza pesticidi ;)
¡Que sean felices!
Campodifragole forse riapre i battenti. Un po' alla volta, piano, piano....
Questo dolce-focaccia era da tempo che volevo provarlo, da quando Alex ne ha parlato sul suo blog.
Qui vi riporto la ricetta pari, pari. Ho utilizzato per caramellizare le fettine di prugna dello zucchero aromatizzato con della lavanda - uso alimentare, cioe' senza pesticidi ;)
¡Que sean felices!
Ingredienti:
farina 375 gr
lievito di birra 20 gr
latte 125 ml
zucchero semolato 75 gr
burro fuso 60 gr
1 uovo
1 presa di sale
Prugne 1 kg
Sciogliere il lievito di birra nel latte caldo. Disporre la farina a fontana, nel centro versarvi l'uovo, lo zucchero ed il burro fuso. Lavorare un po' con la punta delle dita ed aggiungere un po' alla volta il latte con il lievito di birra. Lavorare bene fino ad ottenere un panetto liscio senza grumi. Far lievitare per circa due ore.
Riscaldare il forno a 180º. Stendere l'impasto lievito, disporre le prugne tagliate a fettine o a spicchi. Spolverarle con zucchero semolata e lavanda o zucchero di canna. Far cuocere per circa 45 minuti.
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