Thursday, July 31, 2008

Tortiera di alici





Quest'anno qui a Girona sto soffrendo molto il caldo! Sara' che a differenza dell'anno scorso, passato per lo piu' in ufficio con l'aria condizionata a palla, questo mese di luglio lo sto passando in casa e si sa' fuori fa caldo ma dentro non e' che proprio si stia meglio. Fatto sta che in mancanza dell'aria condizionata... ho tirato fuori il ventilatore, vecchio compagno di sventura a Sevilla, dove davvero faceva caldo. Ma anche questo si sa' che presto ci si dimentica del passato e seppur non raggiungiamo i 45 gradi all'ombra a Girona quest'anno fa caldo!!


Il ventilatore dopo un po' mi da la nausea e faccio la spola avanti e dietro accendendolo e spegnendolo....

A differenza di molti a me il caldo fa venire fame....pero' fame davvero, di cose sfiziose.... A Sevilla la gente spesso mi commentava o ascoltavo che diceva che andavano avanti a gazpacho e salmorejo... io veramente non li ho mai capiti.... e' pure vero che poi alle undici di sera i sevillani erano tutti ben piazzati davanti ai tapas bar rifocillandosi di ogni ben di dio .....

Purtroppo sono un po' forno dipendente...non credo che posso stare piu' di qualche giorno senza accendere il forno e forse questo lo devo anche al fatto che Mark da buon inglese ama tutto cio' che e' oven baked, vabbe' diciamo pure che la crosticina croccante nemmeno a me dispiace poi tanto....

La toriera di alici e' un piatto terribilmente semplice e semplicemente gustoso. Questo e' un piatto che a casa mangiavo spessissimo e che a Mark piace da matti... lui, a detta sua, ha iniziato ad amare il pesce con me e vi confesso che la cosa mi inorgoglisce parecchio, anche perche' adesso puo' apprezzare qualcosa che a me piace moltissimo.


Quindi tanto per essere coerente con cio' che vi ho raccontato sopra la tortiera, che di solito va al forno questa volta l'ho preparata in padella! Non ho acceso il forno... comunque e' questo un piatto che si presta benissimo ad essere preparato in padella, io lo faccio spesso. Poi quando vedo che sotto si sta formando una bella crosticina la rigiro con l'aiuto di un piatto come se si trattasse di una frittata.


Ingredienti:

alici fresche (300 -400 gr)
pomodori
aglio
origano
pane raffermo
capperi
olive nere
aceto di mele


Pulire e deliscare le alici aprendole a libro. In una padella versare un poco di olio evo, fare uno strato di alici, mettere qua e la i pomodori tagliati a pezzi, il pane anch'esso tagliato a pezzetti, l'aglio finemente tritato. Sploverare con sale, origano ed aggiungere qualche cappero ed oliva nera. Mettere sul fuoco e dopo qualche minuto spruzzare con aceto di mele. Far cuocere fino a che non formi una leggera crosticina sul fondo dopodiche' capovolgere a mo' di frittata con l'aiuto di un piatto o di un coperchio. Far cuocere per qualche minuto anche sull'altro lato. Volendo si puo' omettere di capovolgere e si lascia cuocere rimuovendo delicatamente, facendo attenzione a che non si frantumi il pesce delicato.





English please - Anchovy Bake








This year in Girona I'm really suffering the heat! Last year I spent almost all the time closed in an office with the air conditioning flat out while this July I'm spending it inside my flat, where as I'm sure you know outside maybe hot but inside is often worse. So today I took out my beloved fan, friend of many disadventures way back when I was living in Seville, where it is seriously hot!
But when something belongs to the past it is soon forgotten and so even though is not 45º in the shade here as in Seville, for me Girona this year is hot!


The fan after a while makes me feel dizzy so I pace up and down the room turning it on and off continuously.
Besides, the heat makes me feel hungry but seriuosly hungry for really nice food. In Seville I had been told that the sevillanos sustained themselves just on gazpacho or salmorejo and I never really understood how, on the other hand at 11 o'clock you could see them lined up spilling out onto the street from the tapas bars filling themselves up with the local delights.


Unfortunately, despite the heat I am oven-addicted.... I don't think I can stay far from the oven for more than a few days and this is partially because Mark, being a typical Englishman loves all that issues forth from the oven.... ok, I confess I don't dislike a good crunchy crust that comes out of the oven either....
This dish is a typical Italian bake that contrary to what I have just mentioned above, I made in the pan!!
It's terribly easy to make and simply delicious. It is a dish I used to eat a lot while in Italy and I often make it here since Mark confessed that thanks to me he started to appreciate fish and of course I feel proud of myself because now he can enjoy something I really love.



You can still bake it in the oven. However, if you choose to do it in the pan remember to flip it over as with an omelette.


Ingredients:



Fresh anchovies (300-400g)
tomatoes, 2or 3 - chopped
garlic
oregano
apple vinegar
stale bread
capers
black olives


To clean the anchovies: Break the head away from the body by pulling down, in this way the innards will come out together and using your forefinger you can open the belly sliding along the spine. In this way you will separate the flesh from the spine. Pull the spine away and pass the fish under water.


Pat dry the fish. Oil a pan or a baking dish, if you have decided to oven bake it. Arrange the fish in one layer and then scatter chopped tomatoes here and there, pieces of stale bread or fresh bread, finely sliced garlic, oregano, salt, some capers and black olives and finally a good splash of extra-virgin olive oil. Cook for a few minutes and if you are using the pan just flip it over using a plate or a lid. Drizzle on a bit of vinegar and continue cooking on the other side for a few minutes. Fish in general cook very quickly and especially this dish, so if you want to achieve a crusty crust on top you need to be next to the cooker and when starts to stick slightly on the base this is the time to filp it over. If you choose to bake then just put the dish under the grill.



Monday, July 14, 2008

Pannacotta di yogurt con confettura di anguria










Ancora dessert, ancora anguria.


L'anguria credo che sia l'unico frutto che non utilizziamo per cucinare, lo mangiamo nature, al limite lo aggiungiamo ad un'isalata di frutta. L'idea di trasformarlo in qualcosa di piu' elaborato mi e' piaciuta subito.


Ho pensato ad un dolce al cucchiaio fresco e cremoso e quando ho visto la ricetta di questa confettura l'accostamento mi e' sembrato piacevolmente inevitabile ed irresistibile.




La confettura che ne viene fuori racchiude in se' tutto il sapore dell'estate. Arricchita con pezzetti di limone, che poi finiscono per caramellizzarsi, mette allegria solo a guardarla.

Trasparente, piena di luce, profumata d'estate e cosi' delicata.


Ideale per accompagnare una pannacotta in questo caso fatta con solo yogurt e latte. Cosi' leggera da sembrare quasi dietetica.



Mi piacerebbe che questo dessert diventasse una consuetudine della nostra casa. Mi piacerebbe avere bambini che scorazzano nel giardino e preparargli questa delizia riconfortante, fresca e profumata. Mi piacerebbe che fosse il nostro ricordo dell'estate, avvolgente, capace di racchiudere la dolcezza e la luce di questi giorni.
















Ingredienti per la pannacotta:




500 ml di yogurt greco

200 ml di latte

5 fogli di gelatina

4 cucchiai di zucchero

1 cucchiaino di estratto di vaniglia






Ingredienti per la confettura di anguria:



1 kg di anguria, gia privata dei semi e della buccia

400 gr di zucchero

1 limone




Per la pannacotta:

Immergere i fogli di gelatina in un poco di acqua fredda. Intanto riscaldare il latte con lo zucchero. Quando il latte e' caldo elo zucchero si e' sciolto completamente, strizzare i fogli di gelatina ed aggiungerli. Far raffreddare e filtrare per eliminare evntuali grumi. Aggiungere al latte il cucchiaino do estratto di vaniglia e lo yogurt. Mescolare bene e versare negli stampini. Far rapprendere in frigo per almeno due ore.


Per la confettura di anguria:

Tagliare l'anguria a pezzi, aggiungere lo zucchero ed il succo di una meta' di limone. Con l'altra meta' tagliare delle fettine sottili ed aggiungerle intere alla frutta. Coprire e far riposare in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo versare il composto in una pentola adatta e far cuocere lentamente per circa un'ora rimestando di tanto in tanto. Dopo circa un'ora la confettura dovrebbe essere pronta. Se piace piu' fine si potrebbe frullare la meta', lasciando intere le fettine di limone che intanto si sono caramellizzate. Versare nei vasi sterilizzati e capovolgere. Per sterilizzare i vasi si possono mettere in forno caldo per alcuni minuti o lavarli al lavastoviglie alla massima temperatura.

Per verificare che la confettura sia pronta, prendere un cucchiaio di marmellat su di un piatto, inclinarlo, se la confettura scivila via significa che ha bisogna di un po' piu' di cottura. Se scende giu' lentamente allora e' pronta.


Servire la pannacotta capovolgendo lo stampino, precedentemente immerso per qualche secondo in acqua calda, su di un piatto ed aggiungere qualche cucchiaiata di confettura d'anguria.




English please - Watermelon Jam and Yoghurt Pannacotta
























Again dessert, again watermelon.


I think that watermelon is the only fruit that is not normally used for cooking as is only eaten as it is. At most we sue it in a summer fruit salad. So, the idea of transforming it into something more elaborate appealed to immeditely. I wanted to create a dessert that was fresh and creamy and the watermelon seemed to go incredibly well.


Jam captures all the tastes of summer. Enriched with small pieces of lemon, that are then caramelized, it gives you allegria only to look it at. Transparent, full of light, with the smell of summer and again so delicate, it is ideal with a pannacotta, in this case made only with yoghurt and milk.


I'd like this to become our dessert of the summer, one you make each year and remember through the years.

I'd like to have children playing on the garden and prepare them this comforting delight, fresh and full of fragrance.


I'd like it to be our memory of the summer, able to wrap us up in the sweetness and light of these days.









Ingredients for the pannacotta:


500ml Greek style yoghurt


200ml milk


5 gelatine leaves


4 spoons of caster sugar


1teaspoon vanilla extract



Ingredients for the watermelon jam:


1kg watermelon flesh (no peel and seeds)


400g caster sugar


1 lemon



Method:


For the pannacotta: Put the gelatine leaves in a bit of cold water and soak until soft.


Pour the milk together with the vanilla extract and sugar into a pan. Reheat to dissolve the sugar. Remove from the heat and add the gelatine leaves. When cooled pass through a sieve to eliminate any bits of gelatine. Add the yoghurt and stir to combine all the ingredients. Pour into individual ramekins. Cover with plastic wrap and chill in the fridge for a couple of hours at least.



For the jam:


To make the watermelon jam, put the fruit into a bowl together with sugar. Squeeze the juice of half the lemon into the bowl and with the remaining half cut it into four slices and then cut each slice into 8 equal segments. Add the segements into the bowl, cover with plastic wrap and leave in the fridge over night. The following day empty the bowl's contents into a heavy-based pan and bring to the boil. Simmer, stirring frequently to avoid sticking.


If you prefer a finer texture pass half of it through the mixer but try to avoid pouring in the lemon pices as they are nicer left whole.


To test if your jam is ready, spoon a little on a plate and tilt it. It should slide down with resistance rather then just running across the surface.


Pour into sterilized jars, close them and turn them upside down on their lid. Leave like that until they have completely cooled. You can sterlize the jars by leaving them in a hot oven for 15 minutes or alternatevely you may wash them in the dishwasher at the highest temperature possible.


To serve the dessert simply immerse the base of the ramekins in hot water for a few seconds and then turn them out onto a plate, and don't forget to dollop some jam on top.





Monday, July 07, 2008

Gelo di Mellone



Il Gelo di anguria e' un tipico dolce delle estati palermitane. Nel dialetto locale e' conosciuto anche come Gelo di Mellone rosso. Una volta era considerato piu' un dolce per i poveri per poi essere rivalutato ed entrare a far parte della pasticceria tipica siciliana.


E' un dolce semplice nell'esecuzione ma dall'effetto cromatico strabiliante.


Si serve freddo semplicemente in coppe o puo' essere utilizzato per farcire un guscio di crostata gia' cotta in bianco. Per questioni di temperature io mi sono fermata alla gelatina ma sono sicura che la crostata e' una maniera gustosissima per utilizzare il Gelo di Mellone.





Ingredienti:

1 kg di anguria, privata dei semi
100 gr di zucchero
80 gr di amido
Fiori di gelsomino





Per decorare:

pistacchi
cioccolato fondente
cannella in polvere



Far fondere i fiori di gelsomino in un poco di acqua.

Frullare o passare al setaccio l'anguria privata dai semi, lo zucchero e l'amido. Porre il tutto in una pentola e far bollire per circa tre minuti. Aggiungere l'acqua al gelsomino. Mescolare e riempire delle coppette da poi riporre in frigo. Decorare con pistacchi tritati, cannella in polvere, scaglie di cioccolato e qualche fiore di gelsomino











English please - Gelo di Mellone





This is a typical Sicilian summer dessert from Palermo. In the local dialect Mellone is Anguria in Italian, which means Watermelon.

Once it was considered a humble dessert but now it has become part of typical Sicilian dessert recipes ironically the reserve of the rich.
Although its preparation is very easy it creates a really beautiful cromatic effect.


It's served in cups chilled for a couple of hours at least or perfect for filling a baked tart case.





Ingredients:

1 kg watermelon
100g sugar
80g cornstarch
Jasmine flower



To decorate:

chopped pistachios
cinnamon powder
chocolate shavings
some jasmine flowers



Infuse the jasmine flowers in a pot with a bit of water. Heat for a few minutes and then leave to infuse until cold. Put the seedless watermelon in a mixer with sugar, cornstarch and mix. Pour the mixture in a pan and reheat until it reaches boiling point. Then let it boil for three minutes. Add the jasmine water. Chill for a couple of hours and serve it in cups or you can use to fill a baked tart case. Finish off with chopped pistachios, cinnamon powder, chocolate shavings and some jasmine flowers.

Thursday, July 03, 2008

Salmorejo






Sapete come combattere la calura di questi giorni?

Io un piccolo suggerimento da adottore mentre siete a tavola ve lo do' volentieri....

Per me da qualche anno a questa parte l'estate e' sinonimo di Salmorejo, simile al Gazpacho Andaluz pero' allo stesso tempo molto diverso sia nel sapore, piu' delicato sia nella maniera di servirlo.
Il Salmorejo e' originario di Cordoba e si serve come una crema fredda arricchita con las guarniciones: dadini di jamón serrano, uova sode sbriciolate, pezzetti di tonno, e se e' del tipo bonito meglio ancora, e poi non possono mancare cipolla e peperone verde tagliati a quadratini sottili.
Il Salmorejo meno conosciuto all'estero non puo' mancare in qualsiasi casa andaluza che si rispetti, ristorante o bar de tapas. Nei bar viene usato anche per bagnare i montadidos, dei mini panini che poi si farciscono con altri ingredienti, il piu' tipico e' salmorejo e jamón serrano






Ingredienti:




8 pomodori maturi

1 peperone verde, medio

3 spicchi d'aglio

olio d'oliva, circa 125 ml

aceto di vino bianco o di mele

pane con mollica molto compatta


Tagliare a cubetti i pomodori privati dai semi, aggiungere i tre spicchi d'aglio a cui andrebbe tolta l'anima centrale, il peperone verde, due fette di pane bagnate, una parte dell'olio e un po' d'acqua fredda. Frullare il tutto, aggiungere per ultimo l'aceto e la parte restante dell'olio. Frullare di nuovo. Assaggiare ed aventualmente aggiustare di sale, aceto ed olio. Mettere in frigo. Si mangia freddo con l'aggiunta delle "guarnizioni", fettine di cipolla, peperone verde, tonno e uova sode sbriciolate, jamon serrano a tocchetti e per ultimo un filo d'olio extra vergine d'oliva.






English please - Salmorejo de Cordoba








Do you know how to fight against hot stuffy temperatures?


For the last 7 years summer has been synonimous for me with Salmorejo, similar to Gazpacho but at the same time very different in taste as it is more delicate and served as a cold creamy soup in a bowl where Gazpacho is a cold nourishing drink served in a glass.

Salmorejo is from Córdoba, served as a starter or first meal and must obvoiusly be chilled before eating. It's accompanied with las guarniciones: little chunks of jamón serrano, crumbled hard boild egg or tuna chunks better if it's of the bonito kind with finely sliced fresh onion and green pepper.
Less known abroad, Salmorejo is found in any house in Andalucía, restaurant and tapas bar. In the tapas bar it is used as a sauce for preparing montadidos, tiny sandwhiches filled with various ingredients, the most typical being jamón serrano.


Ingredients:

8 ripe tomatoes
1 green pepper

3 garlic cloves

2 slices of bread

olive oil, about 125 ml

white wine vinegar or apple cider vinegar

Chop the tomatoes, green pepper, and garlic coarsely. Put in a mixer adding the bread soaked in a bit of water, part of the olive oil and salt to taste. Pulse through. Add some water just to reach a creamy texture. At the end add the vinegar and mix again. Check the seasoning, adding more salt or vinegar and maybe more oil if necessary. Serve drizzled with extra virgin olive oil and the guarniciones: chopped fresh onion and green pepper, crumbled hard boild egg, flakes of tuna or small chunks of jamón serrano.