Wednesday, April 30, 2008

Cielo e mare, m'illumino d'immenso






























Sabato e domenica siamo stati al mare. Avevamo voglia di dedicare un po' di tempo a noi stessi, di rilassarci e goderci il bel sole. Adesso le spiaggie sono ancora poco frequentate ed e' quando amo andare al mare. Adoro il silenzio, il rumore del vento, delle onde e qualche vocetta allegra di qualche bimbo in lontananza. Cosi' come odio il vociare disordinato della gente, le urla, gli odori pungenti e mescolati delle creme solari. Putroppo la gente confonde il proprio egoismo con la propria liberta'. Con il tempo assomiglio sempre di piu' a mio padre schivo dei luoghi affollati, delle masse.







Quando ero bambina andavamo poco al mare. Mio padre odiava stare insieme alla gente cosi' come non gli piaceva prendere la macchina la domenica e mettersi nel traffico.

Si partiva tutti all'alba per evitare il traffico e in macchina gia' iniziava la sua cantilena....che a lui il mare non piaceva , che lui la domenica si doveva riposare e che si doveva mettere nel traffico per colpa nostra.... Credo di essere stata bloccata nel traffico con mio padre solo una volta.... ma per lui gia 5 macchine in fila erano un problema.... Poi a volte prendeva delle vie secondarie, le vie antiche che portavano al mare cosi per non incontrare il traffico... A volte aveva pure ragione.... la maggior parte delle volte non era necessario perche' alle 8 era poca la gente in giro.

Poi andavamo alla pineta... dove non c'era mai nessuno...dove era pieno di buche e per arrivare alla spiaggia dovevamo passare davanti ad un campeggio. Prendevamo una stradina tutta di sabbia e ci inoltravamo nel bosco di pini. L'odore degli alberi mescolato con la salsedine era inebriante. All'epoca non c'era l'aria condizionata e scendevamo dalla macchina completamente in un bagno di sudore... Poi mio padre rimaneva a fare la guardia alla macchina diceva e si metteva con una stuoia sotto gli alberi e si addormantava li. Non scendeva quasi mai in spiaggia e quando lo faceva si metteva sempre all'inizio sulla montagnetta di sabbia dove si schiatta di caldo e non tira mai il vento. Senza crema solare si arrostiva al sole. Poi arrivava l'ora di mangiare e tornavamo con baracca e burattini sotto la pineta. Li mia madre apriva il tavolo con le sedie, che era una specie di valigetta bianca con dentro le sedie di metallo sempre bianche e con lo schienale a strisce arancioni, marroni e verdine. Metteva la tovaglietta e apparecchiava come se stessimo in casa. Poi cacciava dal "frigorifero" le melanzane alla parmigiana, la pasta al sugo e la carne. A volte faceva anche la lasagna se non erro. A volte preparava l'insalata di riso che mio padre odiava.... Era davvero molto bello stare li, sotto gli alberi altissimi...ogni tanto cadeva pure una pigna in lontanza. Indossavo sempre una maglietta perche' la temperatura sotto gli alberi scendeva moltissimo, era molto fresco e rilassante. Tra gli alberi si avvistavano tanti "campeggiatori di un giorno" alcuni accendevano anche dei fuochi e preparavano la carne arrosto sicche' c'era sempre mio padre che diceva che dovevamo farlo anche noi, portare la carne cruda e cuocerla li direttamente,...alche' mia madre prontamente gli chiedeva chi l'avrebbe cotta o meglio chi si sarebbe preoccupato di accendere il fuoco...lei di certo non lo avrebbe fatto, sapeva come andava a finire... Poi dopo mangiato ci si addormentava li... io pero' dopo pochi minuti mi annoiavo e quindi me ne andavo in spiaggia... Mia madre spesso mi seguiva per non lasciarmi sola in spiaggia...adesso capisco il perche'...allora ero troppo piccola e certe cose non arrivavo proprio a capirle. Si buttava sul asciugamano e si addormentava sotto l'ombrellone.

Era divertente vedere come erano diversi. Mia madre amava il mare, le dava molta energia e sempre lo diceva. Le piaceva camminare sul bagnoasciuga, si metteva con l'acqua fino alle ginocchia e camminava per fare ginnastica come diceva lei. Saltava e si buttava nell'acqua. Poi tornava in spiaggia e si metteva al sole dove si addormentava. Mio padre invece se ne stava sempre solitario... a volte veniva sotto l'ombrellone per bere e poi se ne andava. A un certo punto quando gia si era tutto bello arrostito al sole si tuffava in mare. Lui sapeva nuotare, io e mia madre no, mia sorella si arrangiava...

Mi raccontava che lui aveva imparato da solo da ragazzo... un giorno si tiro' nel fiume da un ponte e cosi' per non annegare vinse la paura e comincio' a nuotare... Diciamo che come istruttore di nuoto non era il massimo. Io ho imparato a nuotare 5-6 anni fa a Siviglia. Dopo anni di fobia. Una volta stavamo al mare, non alla pineta.... Mio padre come sempre aveva fatto storie per accompagnarci e se ne era rimasto in macchina sulla strada che era proprio difronte la spiaggia. Io ero in acqua con mia madre ed improvvisamente e' venuta l'alta marea e l'acqua ci succhio' dentro. Vidi mia madre andare giu', completamente inghiottita dallacqua. Iniziai a strillare ma non riusci' a produrre nessun suono. Ero completamente paralizzata. Tutto passo' cosi' velocemente, credo nel giro di 5 secondi. Tocco' anche a me. L'acqua mi copri' completamente e mi ritrovai con un metro d'acqua sulla testa. Lottai con tutte le mie forze. Nuotai, nuotai ma non arrivavo mai in superficie, non ce la facevo piu'... ero stremata.... Vicino a me c'era un' altra sventurata... cercava anche lei di ritornare in superficie, ma la corrente ci tirava giu' a tutte e due cosi' lei si appoggio' sulla mia spalla e si spinse in superficie spingendomi ancora piu' sotto e con i piedi toccai il fondo. Apri' la bocca e respirai con il naso. Iniziai a bere e l'acqua mi penetro' con forza e dolore nelle narici.

Pensai a miei, pensai che avrebbero sofferto per la mia morte, pensai a mia madre che era in pericolo, volevo che lei vivesse...non mi importava di morire ed in quel momento vidi tutta la mia vita passarmi davanti gli occhi. Come in un film. Fu bellissimo. Rividi e ascolatai le voci dei miei genitori, rividi mia sorella che scherzava con me, rividi mio padre e mia madre che mi parlavano, gli anni scorrevano veloci sulla retina e nella mie orecchie.

Improvvisamente mi senti tirare dai capelli, le immagini, quelle bellissime immagini cosi' calde scomparvero, feci un grandissimo respiro cosi' profondo che mi sembro' di rinascere, l'aria, la vita entrarono fortemente nel mio corpo, nel mio cervello, mi ricordai dov'ero e che ci facevo li' ed il primissimo pensiero corse su mia madre. Apri' bocca e urlai dov'e' mia madre, dov'e' mia madre. Mi girai e vidi che la stavano tirando su una barchetta...adesso si era tutto finito e sarei morta pure felice... Mi tirarono su una tavola da surf e mi portarono a riva. Mi presero per le gambe e per la schiena. Svenni e scivolai dalle mani di uno dei miei soccoritori. Sbattei fortemente la schiena a terra. Ero stordita... Mi fecero la respirazione artificiale e dopo riconobbi mia madre che si fiondava su di me e mi chiamava....

Mentre mi portavano all'ospedale mia padre dava la colpa a mia madre che era voluta andare al mare.... non ci andammo per parecchio tempo...credo che quella fu l'ultima volta che andai al mare con mio padre.

A casa anche l'acqua nella vasca da bagno mi dava impressione.

Qualche anno dopo feci un corso di nuoto...pero' non imparai a vincere la paura e non imparai a nuotare. Poi ai 27 anni ne feci un altro...un corso privato, l'istruttore per farmi vincere la paura mi faceva fare tante immersioni... rimanevamo li sotto per un po' e mi sorrideva....Era molto dolce e gentile.... Nemmeno con lui imparai.

Poi conobbi Mark che mi convinse a provarci ancora...sapeva che adoravo il mare e l'acqua e mi diceva che era solo una questione di tempo, che avrei imparato perche' mi piaceva stare nell'acqua e perche' lo desidervo tanto. In piscina incontrai anche la mia istruttrice che mi aiuto' moltissimo ed imparai, imparai, imparai!!!

Questa e' stata la mia piu' grande conquista! Piu' dell'essere andata a Dublino, senza conoscere la lingua, senza casa e senza saper dover andare.....piu' di essere stata a Londra a lavorare...piu' di dover mandare avanti un ristorante senza averne l'esperienza, piu' di qualsiasi altra cosa che ho fatto e che mi ha dato grande soddisfazione.

Ho ancora paura dell'acqua, ne avro' sempre, pero' posso stare nell'acqua e divertirmi muovermi, nuotare, girarmi e rigirarmi come una fochetta. Il rumore sott'acqua ancora mi spaventa... a volte quando nuoto mi piacerebbe smettere di respirare, lo faccio, pero' poi devo uscire con la testa di nuovo. Li sotto ci starei un bel po' pero' quando mi rendo conto dei miei progressi la paura mi assale ed il cuore impazzisce.












Questo post forse l'avrei dovuto lasciare cosi' pero' perche' mi piace parlare anche di cibo una ricettina la devo proprio mettere. E poi non avevo deciso di parlarvi della mia vita... e' venuto tutto all'improvviso ed il carpaccio e' qui che scalpita per venire fuori....


Questo carpaccio di gamberi e' un piatto importante per me. E' legato alla mia esperienza come cuoca professionale. E visto che questo mi sembra un po' il post dei ricordi tutto sommato non ci sta male....


Quando decisi di lasciare il mio lavoro di segretaria, tranquillo quanto noioso mi iscrissi ad un corso professionale di cucina, di quelli pagati dall'amministrazione provinciale (Qui sono a Siviglia, tanto per situarci).


Contemporaneamente trovai lavoro in un ristorante di quelli seri e pure grande...


La mattina alle 8 ero nella scuola-cucina con tanto di uniforme a preparare gli ingredienti a fare la mise en place e a sopportare la gente incolta che mi circondava... eh si e qui lo devo dire....perche' questo corso che si teneva in uno dei + prestigiosi ristoranti appena fuori Siviglia che tanto si vantava della grande organizzazione che c'era dietro alla fine si e' rivelato un flop.


Rimanevo fino alle quattro poi tornavo a casa, mi buttavo stremata sul divano, preparavo la cena a mio marito e alle 7 fuori di nuovo a lavorare. E li venivano i dolori....L'ultima arrivata, straniera, pure italiana poi... e non vi dico l'invidia che suscitiamo nel campo gastronomico.... e nemmeno cuoca professionale...bensi' aiutante. Li facevo di tutto. Iniziai con gli antipasti e le insalate e fini' per passare alla carne... posto d'onore.... Quando non c'erano ancora i clienti, si preparava di tutto. C'erano delle pentole enormi, perche' in questo ristorante si tenevano anche banchetti e celebrazioni varie. Io ero sempre quella che doveva scendere giu nella camera frigorifera con qualcun altro, li si mettevano tutte le preparazioni. Si lasciavano le pentole enormi pieni di fondi di cottura, di base per le crocchette, di carni arrosto, di marmellate, verdure stufate...di tutto e si dovevano scendere due rampe di scale strettissime ed io ero sempre la fortunata che andava sempre giu' pero' non una sola volta... in continuazione. Poi ero pure quella che ogni sera andava a buttare la spazzatura sempre insieme ad un'altra persona....che cambiava regolarmente... ed io no ero sempre quella fissa. Nella cucina avevamo due o tre bidoni di quelli neri che dovevamo scendere giu' per le scale. Li nella stanza spesso c'erano altri bidoni lasciati li dai camerieri. Aprivamo una porta che dava all'esterno e dovevamo far salire questi bidoni in alto perche' c'era un dislivello di circa mezzo metro. Fuori dovevamo caricarli nei carrelli quelli della spesa al supermercato e poi spingerli fino al secchio della spazzatura che era per strada. Li di nuovo bisognava tirare su i bidoni, che spesso si incastravano, con una mano reggevamo il coperchio del contenitore della spazzatura e con l'altra tiravamo fuori il bidone appoggiarlo e svuotarlo. Dovevo tirare fuori una forza sovraumana...


Poi mi toccava pure pulire tutte le superfici, spazzare e spesso pure lavare il pavimento. Queste cose di solito si fanno a turno tra tutti i cuochi. Chi spazza e chi lava...pero' c'era lo chef che spesso me lo faceva fare tutto a me....mentre loro perdevano tempo e scherzavano. Poi questo posto era di un maschilismo e di un volgare... che non vi potete immaginare. Lo chef e qualche cameriere mettevano mano alle ragazze, cameriere o cuoche o aiutanti cuoche. Loro ridevano ed io facevo finta di niente. Nemmeno a scuola non volevo far parte di questi stupidi gruppetti figuriamoci a 30 anni, sposata e poi chi e' sta gente...voglio dire come si permettono di venirti vicino... Lo chef a volte veniva dietro all'improvviso e mi toccava il collo o la vita ed io gli lanciavo un'occhiata assassina... forse era per quello che mi faceva fare tutto a me. Quando ci cambiavamo stavamo tutti insieme uomini e donne...che schifezza.... ma perche' mi chiedevo, dovevo vedere le cosce di certe personaggi voglio dire... Mi mettevo dietro un angoletto insieme a Katy, una ragazza russa e li ci cambiavamo...meno male...


Erano passati 4 giorni da quando ero rientrata dopo aver avuto un problema fortissimo alla schiena che mi aveva completamente paralizzata...ero stata da un chiropratico che mi avevo rimesso in piedi....veramente credo di non aver sofferto mai cosi in vita mia.... Il mio chef gia' mi aveva mandato a buttare la spazzatura con gli altri...nessuno si era preoccupato per la mia schiena... avevo gia' pulito le superfici ed avevo spazzato a terra, adesso mi diceva pure di lavare il pavimento ed io visto che lui fino a quel momento si era preso tanta confidenza... apertamente gli chiedo perche dovessi anche lavare dopo tutto quella sera avevo fatto tutto io. Ando' in fumo, io dovevo fare tutto quello che mi diceva senno' sapevo gia' dove andare e cosi' inizio' una lite. Vi risparmio tutti i dettagli.... andai dal manager e gli dissi che me ne andavo che non potevo lavorare in un ambiente di quel genere. Vi risparmio anche tutti i dettagli del io caro chef, degli apprezzamenti stupidi, degli atteggiamenti cretini e puerili, come quando per dirmi cosa dovevo fare si rivolgeva ad uno dei cuochi senza guardarmi in faccia quando mi teneva esattamente difronte a lui. Come gli dava fastidio quando mi permettevo di dargli un suggerimento, come di mettere l'olio nelle formine che utilizzava per dar forma la riso di accompagnamento...


Me ne andai, apri la porta, entrai negli "spogliatoi" mi cambiai ed usci nel freddo della notte....era gennaio ed ero felicissima!! Avevo imparato, avevo sofferto, avevo messo a prova anche la mia forza fisica....mi potevo spezzare ma non mi sarei mai piegata alla maleducazione, all'abuso di potere.


Il carpaccio l'ho imparato li e poi me lo sono portato dietro nel ristorante successivo dove ho lavorato... quell'altro pero' ve lo racconto un'altro giornooo.

Carpaccio di gamberi




Ingredienti:


gamberi crudi


olio


prezzemolo


peperoncino



Preparare il carpaccio e' molto semplice. Una volta sgusciati i gamberi dovete metterli su un un film, una pellicola trasparente....mi sono dimenticata di fare le foto per mostrarvi meglio....


Mettete su un piano di lavoro tipo una tavola per affettare del film trasparente, adagiarvi tre gamberi distanziati tra loro vari centimetri, coprire con un altro strato di film trasparente e con uno schiaccia carne, schiacciare i gamberi uno ad uno. Il batticarne deve essere di quelli piatti, non dentellato altrimenti fate un pure'..... Quando li schiacciate dovete dare un colpo secco e deciso e tirare un po' verso di voi perche' li dovreste appiattire ed espandere. Questo pacchettino va messo poi nel congelatore. Al momento di servire si apre il pacchetto come se fosse una adesivo, come se aprissimo delle figurine adesive. Si prendono delicatamnte le "tortine" di gamebri ancora congelate e si dispongono nei piatti. Intanto si fa dorare dell'aglio con del peperoncino, e si condiscono con l'olio bollente e un po' di prezzemolo tritato, sal maldon e pepe. I gamberi si saranno scongelati a temperatura ambiente e l'olio caldo contribuisce a sciogliere il ghiaccio sottile.



English please - Prawns Carpaccio



74 comments:

empordà experience said...

Cipollina ti confesso che quando vedo il film un po' mi riconosco.... eh, eh, he
Grazie per le tue parole!
Diciamo che la paura e' sempre un po' in agguato + che altro la domino....cercooo
Un bacione cara :*

adina said...

mi son letta tutto tutto il post senza fermermi, mi ha appassionata. sguazza più che puoi, che l'acqua è vita, se si sta attenti. :-) l'esperienza del ristorante... mi sembrava di leggere bourdain! povera... ma sei una tosta tu, eh? il carpaccio mi piace, mica pensavo che si schiacciassero i gamberi per appiattirli.. :-) ciao ciao

Nepitella said...

Ciao Daniela, che dire? anch'io ho un rapporto di odio-amore con il mare... e mi fà paura... a causa di una brutta avventura purtroppo finita male. Ma non rattristiamoci, bellissime le tue foto e buonissimo il carpacio. Ti capisco anche per quanto riguarda l'ambiente delle cucine, con mia sorella che fa quel lavoro so benissimo che vige il maschilismo... poi alla fine quelle che lavorano di più e meglio siamo noi donnine :D Un bacione e buon primo maggio!

Claud said...

Come Adina ho letto il post quasi senza respirare... un'apnea di sentimenti e di com-passione; avevo già intuito che sei una tipa in gamba... direi che non ti mancano fegato e spalle forti.
Grazie di aver raccontato un po' di te...
Claud

empordà experience said...

Adina...eh bourdain... grazie! io lo amo!! Con tutto il ripsetto per mio marito eh... pero' mi appassiona molto quest'uomo...mi sono vista tutta la serie un giorno che ero a letto ed avevo il DVD...E' cosi' spontaneo e io di cuochi scemi ne ho visti...alcuni....
Un bacione

Nepitella- mi dispiace per questa tua brutta epserienza... ti capisco molto...
Per tua sorella, giusto l'altro giorno che ero nel tuo blog ho visto il link su di lei e mi ero chiesta chissa' come si trova lei... E' un lavoro molto difficile, fisicamente e psicologicamente! Io le sono molto vicina :)
Un bacio

empordà experience said...

Claud grazie :)in effetti non sapevo se parlare di me..alla fine questo e' un food blog...pero' mi piace mescolare le mie esperienze, la mia vita con una grande passione che e' la cucina. Un bacio

Cookie said...

Daniela, che spavento che mi hai fatto prendere con il racconto del mare!!!! Credo che al posto tuo sarei stata lontana a vita anche dalle pozzanghere! Poi quello chef, si meritava...non te lo dico....ma ci siamo capite ;-)
Complimenti per il carpaccio!!

Silvia - Magnolia Wedding Planner said...

Daniela mia cara!!Oh mamma stamani sono in vena poetica. Per la ricetta ti dico grazie perchè è veramente bella e gustosa. Per il resto di ringrazio di esistere perchè sei una creatura meravigliosa ed esserti aperta così vuol dire che dentro di te la serenità regna sovrana. Le brutte esperienze sono tremende e lasciano le cicatrici (ne ho molte anche io purtroppo) e di prendere e andare via su due piedi ne so qualcosa credimi. Però ringrazio tutto quello che hai passato perchè ora mi posso godere una Daniela speciale che mi regala emozioni tutti i giorni.
Ti sono vicina
Besos
Silvia

Anonymous said...

Cara Daniela, il tuo post è così coinvolgente da portare in pratica alla commozione, io l'ho letto con il fiato sospeso e mi sento ancora tutta scombussolata per le tante emozioni. Sei forte e sei davvero in gamba, questo trapela di te in ogni tuo post, e quando ti racconti un po' di più non fai che confermarlo. Ti abbraccio forte e grazie anche per la ricetta :-)

Vanessa said...

oddio che belle foto...non ho ancora finito di leggere il post ma dovevo subito lasciare questo commento....tutti i sentimenti di cui parli prendono vita con le foto che hai pubblicato! bellissime!

Lory said...

Quanti bocconi amari già,quasi a voler sottilieare che tu nn eri nulla,ma questo sai dove?
In posti dove gli chef si credevano re ed invece erano solo giullari,mentre chi avrebbe potuto mettere a tacere anche gli angelei in paradisono,ti aiutava consigliava o adirittura ti incoronava chef communard con un coltello e uno scolapasta in testa ;-)))
Tornassi indietro però rifarei tutto ma proprio tutto sai ;-)
Pechè ogni cosa detta e fatta,ogni critica o rimprovero,rendono le personi più forti e vere,come lo sei tu oggi e lo si legge proprio da ciò che scrivi!
Un abbraccione Dany forte forte!

Lory said...
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Frank said...

Accidenti, che storie!
Ma quante ne combini? E si che, a guardarti, non si direbbe! :D

Ottima anche la ricetta, grazie di tutto Daniela :))

Ciao.

Fra said...

Ciao Daniela,
sono rimasta senza parole. Questi sono i post che preferisco; da cui traspaiono in maggiore misura le emozioni degli autori. Grazie per i racconti, per aver condiviso dei momenti speciali e per avermi portato per un po' in un posto molto più magico di questa scrivania
Besos
Fra

empordà experience said...

Cookie...lo spavento ti giuro l'ho avuto anche io...solo a rileggerlo... Eh sai quante volte ho pensato di dargli un bel calcio a quello li...comunque di storie ce ne ho parecchie da raccontare...vediamo se un altro giorno mi confesso ancora un po'...

Silvia cara grazie...a volte si e' vero ho degli sprazzi di serenita' e questo dve essere stao uno.... TVB e bacioni pero' tanti eh

Uvetta che bello quello che mi dici davvero ti ringrazio :* Ti mando un bacione forte forte

Vanessa ciao! Eh grazie per le foto... ho tentato di metterle un po' nei posti giusti...

Lory sono contenta che sei passata a leggere tu questo post. Hai ragione che le esperienze ci formano e ci fanno + forti..io pero' ne ho passate tante e sono arrivata a un livello di sopportazione 0. Un forte abbraccio

Frank e' proprio vero l'apparenza inganna... se mi vedessi discutere con qualcuno te ne renderesti conto subito :D

empordà experience said...

Fra grazie a te per dedicarmi queste parole cosi' belle! Un bacine e buona giornata! Su che domani e' festa!!

cuochetta said...

la prima parte del post mi ha ricordato tante cose... stesse sedie e tavolo da picnic, stesse sensazioni... stesso odio e amore per il mare... (io stavo quasi annegando a Trapani ... convinta di avere di fornte il mare Adriatico... mi sono spinta verso le correnti...)

Per l'esperienza da cuoca non posso che leggere e pensarti forte...

ti ammiro tanto!
Un bacio
Anna

Anonymous said...

Hai fatto bene a tirare fuori quello che sentivi, però ragazzi che esperienza, mi sarei fatta travolgere dal panico, so nuotare, ma l'acqua alta mi intimorisce..Bellissime le tue foto come al solito, un abbraccione e complimenti per la ricetta! Elga

empordà experience said...

Cuochetta - Anna - Te la sei scampata bella allora! Il mare aperto puo' essere davvero pericoloso. Eh, eh avevi anche tu quelle sedie e tavolo? Io ci sono legata nonostante tutto, fanno parte della mia infanzia... Ti ringrazio! Ti mando un forte abbraccio!

Elga- grazie... il post e' venuto fuori poco a poco...volevo mettere la ricetta del carpaccio e poi sono finita a parlare di me stessa... Un bacione :**

Saretta said...

Cara Daniela, mi ha molto colpit il tuo post.Tu fai fieramente parte di quella schiera di persone con una forza interiore eccezionale..è solo grazie a quella che si sopportano fatiche inimmaginabili e prove durissime.
hai ttta la mia ammirazione e...bello leggere di ricordi, anch'io amo soffermarmi spesso sulle cose che mi hanno portata ad essere quella che sono!
In ultimo,beh, complimenti x le ricette!
un abbraccione
saretta :)

emilia said...

Oh mamma, letto tutto d'un fiato !!! Anche io ho imparato a nuotare (nuoticchiare eh !!)tardi e da sola...andavo in piscina e spiavo i movimenti. Dalle tue storie si capisce che persona forte tu sia, forte e dolce nello stesso tempo. Bella la ricetta, ma scusa sono stata rapita dal racconto. Poi la rileggo bene. Ciao :)

empordà experience said...

Saretta grazie per le tue parole! Spesso e' inevitabile per me pensare a tutto quello che ho fatto...perche' di esperienze ne ho davvero tante...a volte credo troppe...beh comunque come dici tu sono come sono anche grazie a tutte le cose che mi sono passate. Grazie ancora ed un bacio

empordà experience said...

Emilia, bene, bene non sono la sola ad aver imparato tardi...certo a volte mi sento foca a volte mi sento delfino almeno mi illudo...perche' mio marito dice che sono "duck" un'anitra....eh, eh, eh- grazie per le cose che mi dici... Un bacione

Giuggizzu said...

Danieluccia mia, mi viene da sorridere...ma lo sai che anche io ho PAURA dell'acqua???Nn so nuotare!Il mio trauma nn è esattamente come il tuo, ma simili. magari qualche giorno te lo racconto. Corsi e corsi di nuoto a vuoto!!!Il mio ragazzo però nn perde la speranza. Con lui sto muovendo i primi passi, anche se ho tanta, ma tanta paura!!!Quella sensazione dell'acqua che ti porta su, mi fa davvero paura!!!

La tua è una vita davvero avventurosa. Più ti conosco e più ti stimo! Sei una donna con la D maiuscola. Una che nn si piega, e che solo con le sue gambe ha realizzato se stessa e il suo sogno.
Sei meravigliosa!!!!Davvero! :-)

Baci

Anonymous said...

ma lo sai che mi hai fatto commuovere???
mannaggia!!!
ti ammiro tanto credo tu sia un persona molto forte!!!
sono così "debole" che, al posto tuo, non avrei mai avuto il coraggio di rimetter piede in acqua...
anche la ricettina non è noente male ;)
ma purtroppo, l'ho detto già da qualche parte, non riesco a mangiare carne e pesce crudi... che gran limite in questo caso!!!
buon 1° maggio anche a te!!!

MilenaSt said...

wow non sei una cuoca professionista, ma una scrittrice-fotografa-cuoca-arci-professionista.
Le immagini visive e quelle narrate degli scorci della tua vita, sono fantastiche: palpitanti e piene di sentimento.
Bacioni

NUVOLETTA said...

Non è solo il mondo della ristorazione in quasi tutti gli ambienti lavorativi, ho lavorato a contatto con gli uomini, alcune volte ho avuto degli scontri, non sopportano se una donna sa più di loro, non è solo quello..se ero al posto daniela non so come che reagivo ho letto attentamente la tua storia, ho un carattere impulsivo non ci metto un'attimo le uccido con le parole studio molto attentamente le persone per colpirle il suo punto debole, sei una persona forte ti stimo.....
Mi ricordo mesi fa ho avuto uno scontro con un superiore stavo elaborando al computer, parlava in un modo so tutto mio, a un certo punto sono intervenuta gli ho detto guarda che sbaglia, ma cosa ne sa lei, ne so perchè ho studiato in più ho due specializzazioni, infatti ha cambiato l'atteggiamento nei miei confronti non era più arrogante e diventato dolce...vai a capire certi uomini...le altre gli dava gli ordini a me mai....adesso dopo un periodo di pausa ritorno la visto che sono in attesa di chiamate ma vedo che la storia si fa lunga, perdo la mia professione...ciao

Fico e Uva said...

Un post intenso di emozioni e molto ben scritto.. hai saputo trasmettere quei tuoi ricordi e riaccendere alcuni dei miei tramite assonanze di odori colori e immagini..
bello! ;-) a presto fico&uva

Mikamarlez said...

Daniela questo post è bellissimo...mi hai fatto battere il cuore..anch'io dopo uno spiacevole incidente in piscina per un periodo ho smesso di nuotare..è stato drammatico, perché amavo l'acqua e, nello stesso tempo, la detestavo..ero terrorizzata..ora è passata, ma il mare mi mette ancora un po' d'ansia ed evito sempre i giochi in acqua, gli scherzi...brava che hai vinto le tue paure..attraverso le tue parole vedo una persona sincera e forte..decisamente una bella persona. un abbraccio. Lety

GràGrà said...

Complimenti per questa ricetta....e anche per il bellissimo racconto.... grazie per averci donato una parte cosi' intima e profonda di te.

Monique said...

anche io ho letto il post tutto d'un fiato, riconoscendomi nel tuo raccontare la fatica di superare le paure.
complimenti per il tuo successo passato attraveso questi episodi..ti ammiro molto per il tuo coraggio di abbandonare quel prima così noioso..

Unknown said...

Daniela,
fragolina bella bella, qua sono! :*
ma che fai? Mi fai piangere? adesso vorrei solo abbracciarti forte forte e stare accucciata a guardare il mare, magari con un filo di vento che ci scombina i capelli, magari solo per non morire dal caldo che in spiaggia ancora l'aria condizionata non l'hanno inventata :*
sei bellissima
:*

Cuoche dell'altro mondo said...

Ero passata ieri di fretta, ma volevo tornare con calma per leggermi questo post tutto d'un fiato, perchè merita davvero. La paura dell'acqua ce l'ho ancora anche io, per un trauma simili, seppur non così violento come il tuo. Riesco a muovermi da sola nell'acqua alta solo se ho la possibilità di reggermi da qualche parte. Ti ammiro per qualla sera di gennaio che ti fa fatto sentire libera e felice dopo tutto quello che hai passato. E il carpaccio hai fatto bene a portartelo dietro! Un abbraccio forte, Alex

Patrizia said...

Che bella lettura, mi sono proprio divertita all'inizio con il racconto di tuo padre, simpatico pero!! anch'io non amo la confusione e cio' che hai racontato riconrda moltissimo anche le mie giornate di mare in famiglia...noi andavamo il lunedi' giorno di chiusura del negozio di mio padre e esattamente come la tu famiglia, si preparavano i cestini la borsa frigo e tutto i resto per la giornata al mare, pur avendo la spiaggia a 200 mt. mio padre, che al contrario del tuo amava moltissimo il mare, ci portava a 4/5 kilometri più lontani del nostro villaggio per andare un una spiaggia piena di scogli dove veramenti si poteva stare soli, ed eravamo soli, anzi c'erano soli i commercianti del luogo,la pasta al forno, il pollo con le patatine, la parmiggiana e il cocomero messo tre ore prima sotto la sabbia sulla riva...belle giornate piene di sole e mare...anch'io ho paura del mare, delle onde alte del mare in tempesta, perché noi andavamo anche quando il mare era in tempesta, non potevano saltare un lunedi' era il solo giorno che tutti potevamo goderci il mare...il resto del tuo racconto mi ha molto commosso e quasi messo paura andando avanti a leggere perché temevo di leggere qualcosa di brutto per tua madre..insomma mi é piaciuto molto,mi sono un po' anche immedesimata, nel tuo racconto sul corso di scuola, anch'io ero segretaria e arrivata in Francia la prima cosa che ho fatto é stato di lavorare in un ristorante italiano, bella esperienza ma molto faticosa e penosa per gli orari...h resistito 2 mesi...tutto nella vita ci aiuta a crescere tutto diventa importante con il tempo e nulla puo esere separato dai nostri ricordi belli e brutti che siano é la nostra corazza é la nostra forza l'esperienza passata che alla fine ci aiuta a migliorare l'anima...un felice primo maggio e...sei molto bella sia dentro che fuori (vedi foto):-)

Mammazan said...

Carissima!!!
che racconto!
M'è venuta la pelle d'oca a leggerlo tutto.
Io, nel mio lavoro sono stata molto più fortunata di te, e, al confronto di quello che hai passato tu mi sembra, al ricordo, tutto rose e fiori.
Ma hai tirato fuori la grinta, la forza e ce l'hai fatta.
Sembra quasi incredibile constatare di quanta cattiveria gratuita, superbia e.. potrei continuare alberga nel cuore degli Uomini.
Non intendo il genere umano ma proprio del genere maschile.
Mi ha commosso anche il ricordo della tua infanzia delle giornate passate al mare.
Mio padre era molto casalingo.
Si andava in Puglia e rimanevamo in campagna, nei nostri trulli ed io in casa a studiare perchè era settembre e di lì a poco sarebbe ricominciata la scuola...
Un bacione
Grazia
P.S. dimenticavo la ricetta: deliziosa!!!

Patrizia said...

Cavoli, la ricetta? sensazionale la provero', orami come quasi tuttu cio' che prepari tu...hai spigat benissimo il procedimento...baci

Daniela said...

Veramente strabiliante...
a presto

Sara B said...

ho letto questo tuo racconto tutto d'un fiato... quasi in apnea... sono sicura che ogni esperienza, anche la più drammatica, serva per arricchire e fortificare la nostra personalità!
quanto alla ricetta, BRAVA!!!

Pippi said...

Daniela questo post è semplicemente stupendo.....grazie davvero per il racconto della tua infanzia.....ci sono alcune cose che mi hanno ricordato la mia, il mare... la spiaggia la pineta....heheeh e poi l'episodio del ristorante ........ l'abuso di potere purtroppo è un male incurabile...io ho avuto un'esperienza simile molti anni fa quando facevo la commessa in una boutique di Forte dei marmi.......bhè... me ne sono andata anch'io con una soddisfazione che poche altre volte nella vita ho assaporato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
e che dire del carpaccio? stupendo e lo provo domenica ho deciso poi ti dico!!!! un bacione PIppi

Giuggizzu said...

Ciao dany, buon we!

Martissima said...

Ho postato un carpaccio mazzancolle
non sapendo esattamente come farlo...
se fossi passata prima......comunque
la fantasia aiuta sempre. In quanto
alla paura dell'acqua sono solidale
ho avuto un'esperienza simile e per la paura purtroppo è vero che spingi
sotto chi ti aiuta, l'ho fatto anch'io, per fortuna è finito tutto bene, ma raramente faccio il bagno... al mare ovviamente eh eh eh!!!
bacione.

miche said...

danieeelaaaaa..mi fai sempre emozionare,i tuoi ricordi, le tue parole a volte mi fanno rivivere situazioni simili..con la fortuna che il mare io l'ho sempre avuto sotto casa, ma nonostante tutto con la vecchiaia l'ho cominciato a temere..che stranezze e assurdità!!!bacione

Ely said...

la ricetta come al solito è stupenda, ma di te posso solo dire che sei una ragazza in gamba, con tanta forza dentro, con tantissime capacità e anche tanto caparbia, non saresti arrivata li se non lo fossi stata.. complimenti... sei una splendida persona e leggere i tuoi post, affascina emoziona e commuove... davvero... un abbraccio
Ely

Unknown said...

...adesso capisco perchè questa mattina ti pensavo e avevo voglia di venire sul tuo blog!!! sei una persona intensa ed affascinante! che vitalità, che forza!!
ti ho letto ammirata!
un bacio enorme... spero un giorno di poterti conoscere!!
appena farò il carpaccio ti urlerò quanto mi è piaciuto!!

Baol said...

In questa domenica mattina sono rimasto imbambolato a leggere questo lungo post, appoggiato alla scrivania con gli occhi sorridenti.
Grazie

E buona domenica!

empordà experience said...

Fiorellina dolce - quella sensazione che ti porta su fa paura anche a me. Galleggiare pero' e' una delle sensazioni piu' belle rilassanti.Per imparare a nuotare dovresti scegliere una piscina dove l'acqua non e' molto profonda...tipo 1,50 - 1,60 metri e con un istruttore privato che si dedichi soltanto a te o a un paio di persone al massimo. Un grande bacio :*

Panettona sai che il coraggio e la forza vengono fuori nei momenti di pericolo ed esigenza... alla fine siamo tutti deboli... Per il carpaccio potresti riscaldare
l'olio con il peperoncino e l'aglio e poi mettere l fettine di gamberi. In pochi msecondi saranno cotti. O metti l'olio caldo sulle fettine e poi lo metti sotto il grill, un paio di minuti e sono pronti.

Lenny quanti bei complimenti che mi fai... lo vedi sono anche vanitosa, eh, eh, eh :D Un abbraccio!

empordà experience said...

Nuvoletta cara- quante volte ho dovuto tirare fuori le unghie...ho imparato a farlo tanto tempo fa...pero' ogni volta mi sento smarrita. Un bacio


Fico & Uva - sono contenta che con i miei ricordi ho rievocato anche i tuoi... a volte scrivendo di se stessi si ha l'impressione di essere vanitosi ed egocentrici... forse un po' lo sono pure ...pero' non + di tanto... Ogni tanto ho bisogno di ripensare alle cose che ho fatto e' una maniera per dirmi che ce la posso fare pure questa volta... :)

Mikamarlez, le paure si vincono con il tempo....sono nella nostra testa, se riusciamo a rendercene conto gia cominciamo a fare dei passi avanti. Un bacio e grazie per aver apprezzato questo post

empordà experience said...

Gragra'- grazie per averlo apprezzato, un abbraccio

Monique, grazie

claudia- ti aspettavo ! Grazia per essere passata...guarda che ci vengo a farmi coccolare da te eh... Un bacione grande :*

Alex- che bello sapere che non sono l'unica ad anadare aggrappata a qualcosa...Ti immagini io e te in acqua! Che bella coppia faremmo :D Di quella sera di gennaio ne ho avute alcune...nella mia vita... Un forte abbraccio :*

Mariluna - Ti immagino, bambina e giovane ragazzina sugli scogli con tutte le tue cibarie ed il cocomero :) Sai allora quanto e' duro lavorare in un ristorante, non solo fisicamente ma anche psicologicamnte, con il caldo che tiopprime e la concetrazione sempre al massimo per presentare tutto al meglio e non farsi male...e poi gli orari antisociali.... Un bacione

empordà experience said...

Grazia - anche a me sorprende la cattiveria degli uomini..non solo maschile, anche le donne non sono da meno. Grazie e un forte abbraccio

DAniela - grazie per essere passata e daver apprezzato :)

Salsadisapa - Si tutte le esperienze ci fortificano e ci insegnano ma quando te ne passano tante e vai sempre con un sorriso sulle labbra e poi ti schiaffeggiano... non so...credo pure che possano debilitarti un poco. Un abbraccio

Pippi - poi mi dirai del carpaccio eh... Si l'abuso di potere e' un male incurabile...hai detto proprio bene... Ci sono dei personaggi in giro che pensano di averti comprata perche' ti passano uno stipendio, pure miser... poi alcuni addirttura vogliono pure controllare la maniera di pensare e vedere la vita... ti assicuro che si arriva a dei limiti veramente sconcertanti... Un bacio

Astrofiammante - allora passo avedere il tuo carpaccio. Grazie per essere passata- Un abbraccio

Mike - con gli anni diventiamo piu' responsabili, forse il percio' delle paure... io adesso temo un po' la velocita'...ma lo vedi che sono piena di paure ah, ah, ah :D............ altro che donna forte :)

Ely ma grazie, come ad altre persone che sono passate di qui e mi avete rivolto tali belle parole posso solo ringraziarvi e mandarvi un sorriso

Viviana - ci siamo pensate a vicenda! Un forte abbraccio

Baol - anche a te, veramente sei stato molto gentile ad esprimerti in questa maniera :) Grazie!

Mestolo e Paiolo said...

La ricetta è di quelle da segnare. Che dire...grazie per aver condiviso queste esperienze di vita. anche io da piccolo ho rischiato di annegare e per un pò di tempo ho avuto terrore di andare in acqua. Poi con il tempo ho voluto superare questo muro, ed ora insegno nuoto. Ciao, la domenica oramai è andata, quindi ti auguro buon inizi di settimana. A presto

elisabetta said...

Non è stato facile trovare il tempo necessario per leggere BENE questo post (perché è un vero peccato leggerlo distrattamente), adesso finalmente ce l'ho fatta!
Sei grande! un abbraccio (ci sentiamo presto se ci riesco ^_^)

Eleonora said...

Con il tuo racconto ho rivissuto una parte della mia infanzia, le pinete, i pranzi luculliani a mare, il tavolo/valigia e il mio amore e odio per il mare. La mia paura non dipende però dal mare stesso ma da uno stupido adulto, collega di mio padre, che per farmi superare la paura mi lancio da una barca a largo, ricordo ancora il silenzio e la paura, quasi riuscivo a vedermi mentre mi dimenavo in acqua senza riuscire a risalire, ma soprattutto ricordo ancora le forti mani di mio padre che mi afferrò e riporto in barca, quell'episodio ha definitivamente rovinato il mio rapporto con il mare!!

Morettina said...

Bellissimo post mia cara!!!!!
Wow... sono tornata!
Bacino

empordà experience said...

Mestolo & Paiolo - Grazie! Ma dai e' stupendo hai rischiato di annegare e poi sei finito a fare l'istruttore di nuoto. Davvero ammirevole. Un abbraccio e buon inizio settimana :)

Elisabetta - ti ringrazio e ti mando un forte abbraccio :* Baci

Anicestellato - Simpatico l'amico di tuo padre.... Allora anche tu la valigietta con le sedie, la pineta... bei ricordi d'infanzia vero? Un bacio anice!

Morettina, allora bentornata, ci vediamo presto :* Baci

Unknown said...

ed io qua sono solo peTTè, ci engo a coccolarti
:*
azz hai visto quanti commenti?
:D

Carla said...

Ciao Daniela!
Buona settimana e mamma mia che persona che sei? davvero bella e forte, complimenti!
La foto grande dove si vede in primo piano la spiaggia è bellissima, ma c'è la renella?
Il carpaccio lo proverò senz'altro!
Un besos
Carla

Sheryl said...

Ciao tesoro!!!
Ma che bel racconto!!! Certo che ne hai passate, quelli del ristorante non si regolavano proprio, pure a me è successa una cosa simile una volta, però era un bar e me ne sono andata senza metterci più piede, non esiste che solo perchè siamo donne dobbiamo sopportare stupidi apprezzamenti!

La prima parte del tuo racconto invece è proprio bella, è bello come racconti dei tuoi genitori. Anche nella mia famiglia il mare non era molto amato, i miei (tutti e due) non erano superamanti del mare, mia madre si scottava sempre poverina e ci andavamo solo per una settimana d'estate spostandoci al sud in puglia o in calabria, dirigendoci verso le spiagge poco frequentate. Mio padre poi amava le escursioni e quindi spesso in quella settimana di mare capitava che in spiaggia ci andavamo solo 3 volte e il resto del tempo ce ne andavamo in giro a vedere i siti culturali, però almeno mi hanno trasmesso questa passione. Quella del mare invece mi è sempre rimasta (forse perchè è sempre stata repressa dalle escursioni di mio padre X_X), più che altro quella dell'acqua, da piccola non vedevo l'ora di arrivare in spiaggia per tuffarmi in acqua e anche adesso quando mi tuffo in piscina sento che è il mio ambiente naturale. Certo però se vivi un'esperienza come quella che hai vissuto tu non dev'essere facile tornare ad amare l'acqua (o meglio smettere di averne paura), e per questo ti faccio i miei complimenti, perchè hai avuto davvero tanta forza!!!

Bellissimo racconto davvero e la tua ricetta è di classe come al solito! ;)

Un bacio grande! Buon inizio settimana!

marcella candido cianchetti said...

anche io ho il medesimo proprema con l'acqua,ottimo il tuo carpaccio buona giornata smac@@@@@@@@@@@@@@@

Lo said...

ho letto tutto di un fiato....riconoscendomi un po'...quando parli di trppa gente e di massa e carnazza, rimanendo con il fiato sospeso mentre raccontavi del tuo incubo vero in acqua, arrabbiandomi pe rquello chef demente e piena di orgoglio e rispetto per la tua capacità di essere libera! L'ho già detto sei stuoenda!! un bacione

Andrea said...

Que hermosas fotos!
y veo que sos un tigresito como nosotros: un abrazo!

andrea

Morettina said...

Ciao tesora!!!!!
Oggi ho letto tutto il tuo post...sulla tua esperienza lavorativa...sei solo da ammirare!!!!!!!
Un bacio grande
Mauretta

Tatiana Canini :) said...

Ciao mia cara dany...
Leggo tutto d'un fiato e mi accorgo di come la forza e il coraggio per non lasciarsi cadere, siano la risposta esatta a percorrere la vita... grazie a questo ora sei la persona speciale, che incontro passando di qua...
Ti abbraccio e ...grazie:)

Ah! Il carpaccio è favoloso :D
Bacini, taty

Anonymous said...

Sono colpita dal tuo blog... mi fa venire l'acquolina in bocca!!
Ti consiglio un libro da leggere, anzi da bere tutto d'un fiato... TE' ALLA FRAGOLA - Mursia. strepitoso!!

Giulia

k said...

Arrivo per ultima e ogni altro commento sarebbe superfluo: il post è meraviglioso, pieno di forza e gioia di vivere (e anche la capacità di superare la paura dell'acqua denota forza e vitalità). Il carpaccio di gamberi lo proverò: mai avrei pensato si facesse così.
un abbraccio
k

Anonymous said...

Ciao Dany,
i tuoi post mi emozionano sempre!
A parte il fatto che sei bellissima,devi essere anche una roccia.
Ti abbraccio forte e complimenti per il carpaccio!!!

giulia said...

Ciao Daniela, questo post è bellissimo, racconti così tante cose di te, della tua famiglia, del tuo lavoro, della tua vita... E che vita! ne hai di passato eh? Complimenti davvero, sei una persona molto forte, decisa, che ha saputo prendersi quello che voleva senza rinunciare a se stessa, alla propria dignità, senza mai cadere nella maleducazione, veramente una bella fotografia di te :)!
Il carpaccio è molto interessante e sfizioso! Brava che te lo sei portato via!!!
Un bacione giulia

Rossella Mazzotta said...

Ciao Dany, è stato bellisssimo leggerti, mi sono emozionata !
Complimenti per aver saputo lottare contro la paura e contro le prevaricazioni e grazie per questo delizioso carpaccio.
Bacioni;-)))

Profumo di Sicilia said...

ciao carissima
ricambio la visita e trovo un blog stupendo e giramondo... pieno di colori e profumo spettacolari!
complimentoni
ti aggiungo in preferiti!
baci lalla

empordà experience said...

Ragazze vi ringrazio molto per i vostri messaggi! Sto cercando di mettermi alla pari leggendo tutti i vostri post...sono stata indaffarata pero' adesso mi rimetto con le mani alla "tastiera" dovrei dire...


Carla - ehh la renella... figurati che io nemmeno mi ricordavo che si chiamasse cosi'! Meno male che ci siete voi che mi ricordate la mia lingua madre... povera me :(
Baciiii

Sheryl - che belle le vacanze con i genitori!! Io non le ho mai fatte!! Nel senso che andavamo al mare o in montagna solo per la giornata! Mi sarebbe piaciuto tanto andare per musei con mio padre che e' scultore...
Quando sono venuti a Siviglia per il mio matrimonio in effetti e' stata l'unica vacanza che si sono presi... e' stato molto bello!

Marcellina e' confortante sapere che ci sono tante paurose come me!1 Un abbraccio :****

Lo - sei sempre dolce, ti stringo forte, forte :P

Andrea&Pierre- muchas gracias por pasar... en principio pensaba que erais argentinos....despúes he pasado por vustro blog y no me he equivocado, po lo menos por el 50%Me encanta!! Un besazo :*

Morettina e Lytah - siete troppe carine e vi ringrazio moltissimo per i vostri apprezzamenti :* Bacioni

Giulia- cerchero' questo libro che mi consigli..da aggiungere gia' alla lunghissima lista che ho di libri da comprare in Italia. Grazie per la visita.

K - grazie per il tuo commento. Per le belle parole....
Il carpaccio ho pensato di metterlo proprio perche' credo che molti ignorano il processo che c'e' dietro...

Parolediburro - Giulia - Cannelle - Lalla -
ragazze vi ringrazio davvero di cuore! Parlare di se non e' sempre facile...a volte penso pure che a chi gliene frega di quello che dico.... passo per egocentrica... ma forse e' la voglia di gridare a se stessi che esistiamo in fin dei conti... Bacioni a tutte, tanti :****************

romina said...

Mamma mia Daniela mi hai fatto venire la pelle d'oca nel leggere questo post!!!
Sei davvero una persona fantastica e ti auguro ogni bene

Fra said...

Ciao tesoro, volevo solo avvertirti che da me c'è una piccola sorpresa :). Se hai un po' di tempo passa
Besos e buona giornata
Fra

Unknown said...

...
begl'occhi
ma che se magna?
:*

Morettina said...

Buona giornata cara!

JAJO said...

Porca miseria mi ero perso questo tuo post :-/
Ma hai avuto una vita da romanzo !!! Per quanto riguarda la paura del mare anche io sono un po' come te: amo il mare ma, sinceramente non so per quale motivo (non ho avuto episodi gravi come il tuo), ho anche paura di andare dove non tocco (pur sapendo nuotare discretamente): ma in questo mi ha aiutato tantissimo, negli ultimi anni, l'indossare una maschera, con la quale riesco ad andare anche dove l'acqua è profonda 8-10 metri ! Aiuta molto a vincere quella paura inconscia...
Per quanto riguarda la storia del ristorante hai tutta la mia solidarietà (purtroppo tutto il mondo è paese :-/) e la mia ammirazione !
Continua così (intanto ti "rilinko" perchè, non so il motivo, ma non mi trovo più il link tra i preferiti; dovrei proprio decidermi a riorganizzarli).
Jacopo