I calçots non sono altro che delle cipollette fresche cotte alla brace, intere. Vengono servite completamente ricoperte di cenere e qui il cameriere prodigioso ci munisce di guanti e addirittura di un bavaglino. I calçots entrano in tavola presentati su delle belle tegole rosse e si accompagnano con la tipica salsa romesco, a base di mandorle macinate, aglio, ñora (un tipo di peperone secco) ed olio.
Come avvenimento cultural-gastronomico e' incredibile. Tutti riuniti con guanti e bavaglino con tanto di vino rosso a disposizione ed inizia il gioco della pulizia dei calçot... Vanno spellati a mo' di guanto, intinti nella meravigliosa salsa e senza pudore sollevarli in alto, a meta' tra occhi e naso e sollevando la testa si portano alla bocca. Buonissimi e divertentissimo. Ti danno tanti di quei calçot che alla fine ti arrivano sotto il naso, non scherzo, basta guardare certi piatti.....!
Questa e' la razione di una sola persona!! Pero' non e' finita qui, e questo e' solo l'antipasto...infatti bisogna scegliere un primo piatto tra abbacchio, seppie alla brace, magret di anatra, entrecôt, orata al sale, spigola alla griglia ed infine un dolce della casa. Tutto inaffiata da tanto vino rosso della casa e tante risate.
Dopo pero' abbiamo avuto modo di smaltire il tutto ritornando a Girona , (cosí come eravamo arrivati,) a piedi attraverso la via verde del carrilet, una volta era questa la linea ferroviara che univa i piccoli paesi a Girona ed oggi e' una valida pista ciclabile per chi ama la vita all'aria aperta.